Dal 1° luglio 2024, con l’eccezione dei clienti vulnerabili,  finisce la Maggior Tutela cioè la fornitura di energia elettrica con condizioni economiche e contrattuali definite dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Non si esaurisce, però, il ruolo di ARERA, che non solo continuerà a monitorare le evoluzioni del mercato, ma ancora si occuperà di aggiornare trimestralmente le condizioni economiche per i clienti vulnerabili e di fornire al consumatore gli strumenti informativi per orientarsi in questa nuova realtà. Degli ultimi aspetti regolatori e di comunicazione inerenti alla fine della maggior Maggior Tutela ne abbiamo parlato con il Presidente di ARERA Stefano Besseghini a una settimana dalla presentazione della Relazione Annuale che sarà il 9 luglio a Roma.

Dal 1° luglio si è conclusa la Maggior Tutela per i clienti non vulnerabili, ora inizia una nuova fase. Cosa  succederà?

L’autorità si è attivata per tempo per consentire un passaggio al mercato libero progressivo, rispettoso delle scelte dei consumatori e in grado di evitare incrementi dei costi legati a questa transizione. Da inizio luglio, 3,7 milioni di clienti non vulnerabili sono passati dalla Maggior Tutela al Servizio a tutele graduali. Quest’ultimo è un servizio “di ultima istanza” cioè un servizio di natura transitoria, che terminerà a marzo 2027 e che viene erogato dalle società vincitrici delle aste per l’assegnazione delle 26 Aree in cui è stato suddiviso il territorio nazionale. Per conoscere il fornitore del Servizio nella propria zona basta andare sul sito di ARERA e visitare la pagina dedicata in cui è pubblicato l’elenco di tutte le Aree. Le condizioni contrattuali sono quelle definite da ARERA per le offerte chiamate PLACET, mentre quelle economiche prevedono un prezzo unico nazionale composto da una componente a copertura dei costi di approvvigionamento indicizzata al PUN, una componente a copertura dei costi del dispacciamento e una componente in quota fissa denominata “parametro gamma” pari a -72,65 euro per cliente all’anno. Dalla somma di quest’ultimo parametro con la riduzione delle componenti di commercializzazione in Maggior Tutela, da 58 a 41 euro per cliente all’anno, l’Autorità ha stimato che il Servizio a Tutele Graduali dovrebbe essere circa -113 euro l’anno rispetto alla Maggior Tutela, stando ai dati attualmente disponibili.

Naturalmente, i clienti che si trovano nel Servizio a Tutele Graduali possono scegliere in qualsiasi momento di passare al mercato libero sottoscrivendo un nuovo contratto.

E come cambia in questo nuovo quadro il ruolo di ARERA?

Dal punto di vista delle bollette, l’Autorità continuerà ad aggiornare trimestralmente le condizioni economiche della Maggior Tutela per i clienti vulnerabili fino all’espletamento delle aste previste anche per loro dal Decreto-legge 181/23, il “DL sicurezza energetica”. In occasione del primo aggiornamento per i soli vulnerabili comunicato la scorsa settimana, l’Autorità ha aggiornato il valore delle componenti di commercializzazione (Pcv e dispBT) per la Maggior Tutela, che citavo prima.

Ora il focus dell’Autorità si concentrerà sul monitoraggio della evoluzione delle condizioni di mercato, per permettere ai consumatori di avere quella chiarezza delle condizioni che è prerequisito di qualunque scelta. Continua, inoltre, il percorso di revisione della bolletta per avvicinarla sempre più a uno “scontrino dell’energia” in cui i clienti possano individuare immediatamente i dati essenziali relativi alla loro spesa energetica.

A inizio 2024 erano i 4,5 i milioni di clienti non ancora passati al libero mercato. Molti non lo hanno fatto per inerzia. Da qui l’importanza di strumenti comunicativi a supporto come il Portale Offerte di ARERA, che ormai esiste da anni. Il 10 giugno di quest’anno, invece, è partita la nuova campagna di comunicazione istituzionale “Chiedi all’ARERA” promossa dall’Autorità. Ci vuole parlare di questi due strumenti?

La campagna, che affianca le azioni informative attribuite per legge al MASE, ha l’obiettivo di far conoscere gli strumenti gratuiti messi a disposizione dall’Autorità per capire meglio i mercati dell’energia e le novità partendo dalle esigenze più basilari: analizzare le proprie abitudini di consumo, confrontare le offerte nel mercato libero, conoscere i propri diritti o imparare a leggere la bolletta. La campagna prevede la diffusione di uno spot TV e radio su canali nazionali e poi sugli spazi RAI messi a disposizione dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri e verrà amplificata anche lato social con video tutorial che spiegheranno agli utenti in modo semplice e veloce alcuni dei principali temi legati alle forniture dell’energia. Si è deciso, quindi, di cercare di raggiungere tutte le fasce di popolazione: lo spot, andato in onda sui canali TV/radio più generalisti, invita a chiamare il numero verde dell’Autorità per coinvolgere i clienti più vulnerabili e le fasce di popolazione meno digitalizzate; i video e la comunicazione social, d’altro canto, puntano a ingaggiare i nativi digitali.

Per quanto riguarda il Portale Offerte, recentemente è stata introdotta una nuova funzionalità che permette, attraverso l’accesso con SPID, di visualizzare le offerte disponibili in base ai propri consumi reali. Questo grazie a un collegamento con l’altro strumento di ARERA, il Portale Consumi (www.consumienergia.it) che consente di visualizzare, tramite accesso con SPID, tutte le forniture intestate al cliente di luce e gas attive nell’abitazione di residenza o in eventuali seconde case.

Per il Portale Offerte resta comunque la possibilità di effettuare il confronto in modalità “anonima” e, in caso abbia ricevuto una nuova proposta commerciale, inserendo il codice offerta che si trova nel documento inviato dall’operatore.

Infine, vorrei ricordare la campagna realizzata con AGCM “Difenditi così” finalizzata a fornire ai consumatori gli strumenti e le informazioni necessarie per “difendersi” dai call center troppo insistenti.

Prima dei consumatori domestici, la fine della tutela ha riguardato le micro-imprese e i consumatori non domestici “residuali” che ancora si trovavano in Maggior Tutela. Esistono già dei dati che danno contezza della nuova situazione di mercato?

Al momento del passaggio alle tutele graduali, cioè ad aprile 2023, i clienti non domestici “altri usi”, tra cui rientrano anche le microimprese ma anche i condomìni, erano il 19,3% del totale dei clienti e a fine anno la loro quota si era ulteriormente ridotta al 13,6%. Tra pochi giorni, il 9 luglio a Roma , in occasione della Relazione Annuale a Governo e Parlamento, comunicheremo tutti i dati aggiornati relativi ai consumi di questa categoria di clienti.

L’ultima domanda riguarda un’altra categoria di consumatori, ovvero i vulnerabili. Chi sono e cosa prevede la regolazione per loro?

La legge ha definito “vulnerabili” i clienti intestatari della fornitura che hanno una delle seguenti caratteristiche: hanno compiuto 75 anni, hanno diritto a ricevere il bonus sociale elettrico per disagio economico attestato tramite ISEE, sono soggetti con disabilità ai sensi dell’art. 3 della Legge 104/92, vivono in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi, vivono in un’isola minore non interconnessa o appartengono a un nucleo familiare che percepisce il bonus per apparecchiature elettromedicali, c.d. “salvavita”.

Per questi clienti al momento non cambia nulla. Nel provvedimento che citavo prima, il DL “sicurezza energetica” è stato previsto che anche per loro venga realizzata un’asta, sulla falsariga di quelle già svolte per gli altri clienti, per l’assegnazione del servizio di vulnerabilità che avrà durata quadriennale.