Dopo molteplici rinvii, la Legge Concorrenza ha come noto indicato il 1 luglio 2020 come data per la fine delle tariffe regolate. L’obiettivo dovrebbe sempre essere quello di giungere finalmente ad un mercato realmente concorrenziale, caratterizzato da una sana competizione tra operatori e che favorisca l’offerta ai consumatori di beni e servizi sempre più convenienti e innovativi.

Perché ciò avvenga in maniera effettivamente utile e corretta è secondo noi necessario compiere rapidamente alcuni passi preliminari: l'attuazione dell’Elenco Venditori, con criteri più stringenti ed efficaci sia per l’accesso che per la permanenza, un’attiva campagna di comunicazione istituzionale ai consumatori finali, su tutto il territorio nazionale ed attraverso l’utilizzo dei principali media, un monitoraggio attivo ed attento da parte di ARERA e Antitrust dei passaggi dei clienti tra esercenti monopolisti della maggior tutela e società collegate, oltre al completamento della revisione delle modalità di fruizione del bonus sociale per le situazioni di disagio economico.

Fondamentali saranno inoltre le modalità con le quali sarà garantita la continuità di fornitura anche ai clienti che al 1 luglio 2020 non abbiano ancora individuato un loro nuovo fornitore sul mercato libero. Su questo tema la nostra proposta, già presentata anche alle istituzioni, è quella di implementare una tutela transitoria e rinnovata che, offrendo per un limitato periodo di tempo (1-2 anni) condizioni economiche comunque in linea con i prezzi tutelati, accompagni gradualmente il cliente verso il mercato libero.

Tale tutela transitoria dovrebbe essere allocata il prima possibile su base realmente pluralistica, e non più fornita quindi in modo monopolistico dalle aziende che oggi vi operano, tramite meccanismi governati di “collective switching”. Questi meccanismi andrebbero implementati tenendo conto di alcune essenziali linee guida. Innanzitutto andrebbe garantita l’elevata affidabilità dei fornitori che offrirebbero il servizio. Andrebbe poi ridotto l'attuale elevato livello di concentrazione del mercato, anche a garanzia di prezzi realmente concorrenziali, dato che oggi purtroppo si è ancora lontani da una situazione di equilibrio in cui lo sviluppo del mercato libero si possa ritenere soddisfacente. Di conseguenza non sarebbe praticabile né accettabile alcun meccanismo di “trascinamento” implicito o esplicito dei clienti rimasti inerti al 1 luglio 2020 verso l’operatore monopolista (o la società del medesimo gruppo che oggi serve il cliente in maggior tutela). Le modalità di assegnazione di tale tutela rinnovata sarebbero in particolare le seguenti: meccanismi pluralistici competitivi (aste oppure un “pro-quota” che tenga in considerazione le effettive capacità tecniche degli operatori e che preveda l’assegnazione di un tot di clienti in funzione dei punti di fornitura da essi gestiti sul mercato libero calcolati a livello territoriale o nazionale) uniti ad un efficace tetto antitrust su base nazionale finalizzato a evitare la formazione di monopoli o oligopoli. Come sempre, per la buona riuscita della transizione sarà comunque cruciale che questi meccanismi siano oggetto di apposite consultazioni e incontri istituzionali ad hoc con tutti i soggetti coinvolti e che, una volta entrati
in vigore, siano ben governati.

A concreta testimonianza della volontà di contribuire tangibilmente a questo importante momento di svolta del settore, l’assegnazione del servizio di tutela rinnovata dovrebbe essere subordinata alla disponibilità degli operatori partecipanti a versare un corrispettivo, determinato in esito ai meccanismi d’asta o definito amministrativamente, il cui gettito dovrebbe essere utilizzato per appropriate finalità di sistema volte ad esempio a finanziare le campagne pubblicitarie istituzionali, a favorire il passaggio dei clienti al mercato libero, a sostenere le misure di contrasto alla povertà energetica o comunque a garantire un esito efficace ed equilibrato dell’intero processo.

Una volta terminato il periodo di durata di tale servizio di tutela rinnovata i clienti che non dovessero ancora comunque aver scelto un loro nuovo operatore sul mercato libero potranno continuare a essere forniti dal venditore assegnatario tramite offerte standardizzate e disciplinate dall’ARERA (ad es. le offerte PLACET, su modello della tutela simile). Un ulteriore vantaggio di questa proposta sarebbe che l’entrata in vigore della tutela transitoria e rinnovata potrebbe avvenire in tempi relativamente brevi, volendo anche prima del 1 luglio 2020.

L’articolo è stato redatto con la collaborazione di Claudia Leonardi e Riccardo Frigerio di Aiget.