REM – Renewable Energy Mediterranean Conference - è un evento che nasce dall'esperienza di OMC, (Offshore Mediterranean Conference) che da oltre venti anni costituisce il punto d’incontro e confronto tra le Autorità Energetiche nazionali e internazionali e il management delle più importanti compagnie energetiche, dal bacino del Mediterraneo, al Medio Oriente all’Asia Centrale e l’Europa.

Da sempre OMC osserva con attenzione l’evoluzione degli scenari mondiali nel campo dell’energia. La consapevolezza della necessità di differenziare le fonti per la produzione energetica ci ha portato ad aprire un dibattito sul settore delle rinnovabili, nella convinzione che il tema dell’energia vada affrontato a 360 gradi con il contributo di tutta l’industria energetica, mineraria e non, tenuto conto dell’indiscutibile complementarietà delle fonti fossili e di quelle rinnovabili. Così, a partire da questi temi, nasce nel 2012 il Convegno REM che si alterna negli anni pari al Convegno OMC.

Il prossimo 14 e 15 marzo si terrà a Ravenna la 4° edizione di REM. Il tema proposto - Industry 4.0: paving the road to a sustainable energy transition - è di grande attualità e di sicura rilevanza per il futuro dell’industria. L’industria mondiale sta infatti sperimentando la quarta rivoluzione industriale. L’internet of things genera giornalmente un enorme volume di dati che arrivano a grande velocità, in formato eterogeneo e con gradi di affidabilità disomogenei, generando la cosiddetta era dei Big Data che rappresenta una sfida ai modelli di business tradizionali.

L’industria è chiamata a raccogliere questa sfida con un approccio proattivo alla gestione dei Big Data con la creazione di hub centralizzati e piattaforme in grado di processare e analizzare dati provenienti in tempo reale da varie fonti e in differenti strutturazioni. Questi scenari permetteranno una riduzione dei costi operativi, dei down-time produttivi e dei tempi di realizzazione dei progetti, garantendo una maggiore competitività e offrendo nel contempo più alti standard di qualità, sicurezza e protezione ambientale.

L’edizione 2018 coinvolgerà rappresentanti dei player tecnologici dell’industria digitale, delle società energetiche e dei contractors, per un confronto che permetterà di fare il punto sulla diffusione attuale e sulle prospettive di penetrazione di queste tecnologie nonché sulle principali barriere tecnologiche e organizzative. Una particolare attenzione sarà data all’innovazione, vera driving force dietro il rapido sviluppo delle tecnologie digitali, invitando alla discussione alcune delle principali Università italiane impegnate nel Programma Nazionale Industria 4.0.

I temi di attualità e grande interesse sono sempre stati oggetto dei Convegni REM. La 1° edizione, nel 2012, si focalizzò sul dibattito del nuovo energy mix e degli obiettivi della SEN e del Pacchetto Clima-Energia dell’UE  (Facing the 20-20-20 objective: Challenges and opportunities for a new energy mix). Lo scopo era quello di rispondere alle esigenze della società, creando un forum dove analizzare e discutere le strategie da mettere in campo in materia di cambiamenti climatici, sicurezza degli approvvigionamenti e sviluppo sostenibile.

Nei due giorni di convegno si sono confrontate le principali imprese nazionali e internazionali del settore energetico che hanno presentato studi, ricerche, tecnologie e applicazioni pratiche, evidenziando i diversi contributi che le singole risorse, dall’energia eolica e marina al solare, dall’energia geotermica ai biocarburanti, dall’efficienza energetica all’utilizzo del gas, offrono per il conseguimento dell’ambizioso traguardo del 20-20-20 posto dalla UE. Forte dell’esperienza e della rete di contatti di OMC, alla manifestazione REM non sono mancati importanti contributi di delegazioni Nordafricane di Algeria, Egitto e Tunisia.

Nell’edizione REM 2014 si parlò invece di efficienza energetica (Energy Efficiency: A Competitive Factor for the Industry, An Effective Tool for the Environment), tema di grande attualità perché al centro della Direttiva UE e della SEN, come fu evidenziato dal Vice Ministro Claudio De Vincenti in apertura dei lavori.

Accertato che il contributo delle fonti fossili non sarà sicuramente marginale ancora per qualche decennio, l’efficienza energetica assume un ruolo fondamentale e trasversale tra le diverse fonti energetiche. Contribuisce alla riduzione del costo dell’energia favorendo la competitività dell’impresa e rappresenta un efficace strumento per la salvaguardia dell’ambiente. Migliorare l’efficienza energetica può costituire un vero e proprio volano per la crescita del nostro paese, creando nuove opportunità occupazionali; oltre che rappresentare un risparmio considerevole nella bolletta energetica nazionale. Questo significa implementare soluzioni “energy efficient” sull’intero ciclo produttivo, perché una produzione è efficiente soltanto quando tutti i componenti della catena operano in perfetta sintonia. Diventa quindi fondamentale capire sin dalla fase di progettazione quali saranno i costi energetici che si andranno a generare e su come intervenire per ridurli. Questa poliedricità di aspetti scientifici, economici, finanziari e commerciali, fu affrontata da autorità ministeriali, industrial player e solution provider, nell’ottica di fornire un quadro a 360°.

Infine, la scorsa edizione, REM 2016 (A low carbon energy future: challenges for governments and industry), ha affrontato il quadro normativo internazionale e le azioni messe in atto dalle industrie del settore energetico per realizzare quella transizione scientifica, tecnologica ed economica necessaria per contribuire a raggiungere l’obiettivo di un futuro “low carbon e per sostenere la mitigazione dei fenomeni legati al cambiamento climatico, con riferimento anche agli impegni assunti alla COP21. Gli interventi hanno declinato nello specifico le problematiche riguardanti i cambiamenti climatici attraverso un’analisi dei principali outcome scientifici internazionali, delle policy e delle relative implicazioni economiche.

Il dibattito ha posto l’accento da un lato sulla necessità di politiche chiare, stabili e di lungo periodo, in grado di consentire agli operatori di perseguire un futuro low carbon, e ha illustrato dall’altro le tecnologie emergenti mirate a un uso delle risorse energetiche più responsabile e sostenibile attraverso la presentazione di progetti e casi studio di applicazioni nel campo delle fonti fossili e rinnovabili volte ad abbattere le emissioni GHG. Significativo è stato il contributo delle Università e degli istituti di ricerca.

Con REM 2016 fu chiaro che il percorso verso la transizione passasse dalla trasformazione delle oil company in energy company, in grado di differenziare il proprio mix di fonti energetiche e di ricercare nuove soluzioni alle problematiche legate alla produzione, trasformazione, cattura e stoccaggio della CO2