Nel 2016 due delibere dell’Autorità per l’energia hanno dato il via alla penetrazione nella distribuzione elettrica dei sistemi di smart metering di seconda generazione (2G), comunemente noti come contatori digitali 2.0. Questi prenderanno progressivamente il posto della prima generazione di contatori intelligenti, installati a partire dal 2001, quando gli 1G avranno completato la loro vita utile (15 anni). La fase di sostituzione inizia pertanto nel corso di quest’anno.

La prima delibera (87/2016/R/EEL dell’08/03) ha definito le caratteristiche prestazionali minime dei misuratori 2G, mentre la seconda (646/2016/R/EEL del 10/11) stabilisce i criteri per il riconoscimento dei costi d’installazione.

Tra le opzioni tecnologiche disponibili per i nuovi contatori, l’AEEGSI ha scelto quelle più consolidate, in quanto maggiormente affidabili. Le unità di misura 2G avranno, pertanto, due canali di comunicazione.  Il primo le mette in contatto con gli operatori del sistema elettrico interessati, il secondo dialoga invece con il consumatore. La connessione può essere realizzata veicolando le informazioni attraverso la rete elettrica o in radiofrequenza.

La delibera 87/2016/R/EEL delinea però la possibilità di un’evoluzione degli stessi misuratori verso versioni più avanzate, caratterizzate dall’impiego di altre tecnologie (fibra-ottica o wireless), utilizzabili per entrambi i canali di comunicazione.  

Tra le prestazioni dei misuratori 2G, di particolare interesse per i consumatori, spiccano i dati relativi al giorno precedente rispetto a quello in cui avverrà la lettura sul proprio display.  Saranno a disposizione dei soggetti che hanno diritto di accedervi i dati, rilevati ogni quarto d’ora, sull’energia consumata, sulla potenza impegnata e sulla potenza massima raggiunta, nonché informazioni su eventuali casi di disalimentazione. Se il soggetto non esegue la lettura dei dati, questi rimarranno comunque disponibili per i successivi 38 giorni.  

Oltre a fornire al consumatore rendiconti dettagliati dei consumi elettrici, facilitandone i comportamenti virtuosi per quanto concerne l’uso efficiente dell’energia elettrica e i conseguenti risparmi in bolletta, i misuratori 2G saranno in grado di rendere più veloci le volture e i cambi di fornitura ed elimineranno le code di fatturazione, oggi calcolate sulla base di misure stimate.

Ma vi è di più. Il documento di riforma del mercato elettrico, contenuto nel “Winter package” della Commissione europea, avanza alcune proposte innovative, finalizzate a consentire un maggiore protagonismo dei consumatori. A tal fine vengono introdotte nuove figure di player. Il “cliente attivo” che, da solo o insieme ad altri, consuma, accumula o vende sui mercati l’elettricità autoprodotta, direttamente o mediante aggregatori. Le “comunità energetiche locali” che, oltre a produrre energia, possono dotarsi di proprie reti elettriche e avere accesso a tutti i mercati direttamente o tramite aggregatori o fornitori. Analoga importanza viene data alla figura dell’aggregatore, sia dell’offerta che della domanda.  

Coerentemente con questa impostazione, a fonti rinnovabili, demand response, sistemi di accumulo dell’energia e aggregatori viene assicurata la partecipazione a tutti i servizi ancillari, alla pari degli altri player, come pure ai mercati della capacità e a quelli transfrontalieri.

Per chi intenderà sfruttare autonomamente queste opportunità – decisione, questa, che potrebbero prendere molte PMI – ma anche per chi preferirà la soluzione aggregata, le informazioni rese disponibili dai misuratori 2G saranno essenziali per una valutazione razionale dei costi e dei benefici derivanti da una simile scelta e, successivamente, per monitorare l’andamento della soluzione adottata.

I misuratori 2G rappresentano quindi una condizione necessaria per l’effettivo empowerment dei consumatori, tanto più che i tempi per la loro diffusione su larga scala coincideranno con l’analoga crescita degli utenti anagraficamente facenti parte dei millennials, cioè della generazione che non avrà alcuna difficoltà nello sfruttare appieno le potenzialità della nuova tecnologia.