3.000 imprese al mondo si sono certificate con il marchio B Corp, a partire dalle radical-hippy come Patagonia, Ben & Jerry’s, Kickstarter, Triodos Bank a quelle familiari come Lombard Odier, Fratelli Carli, Alessi, a quelle globali come Chiesi Farmaceutici, Natura, Danone e diverse sussidiarie di Unilever. 

Le B Corp sono imprese che mirano a produrre un beneficio materiale per i clienti, la società, il pianeta. L’obiettivo è quello di trasformare l’economia estrattiva – modello economico basato sull’accumulazione e uso delle risorse finalizzato alla concentrazione del beneficio economico - con le sue esternalità negative, gli sfruttamenti, le esclusioni e le tendenze estreme prodotte dal profitto ad ogni costo, in un’economia rigeneratrice e ristoratrice, cioè portatrice di benessere, qualità di vita e felicità in un’ottica di prosperità che sia durevole e condivisa.

Le B Corp sono aziende che, volontariamente, rispettano i più alti standard di performance, trasparenza e responsabilità e operano in modo da ottimizzare il loro impatto positivo verso i dipendenti, le comunità in cui operano e l’ambiente. Le B Corp sono riconosciute come tali se superano gli 80 punti su una scala da 0 a 200 del BIA, il B Impact Assessment, uno strumento completo ed efficace nel misurare l’impatto generato.

Ogni impresa, nell’esercizio della propria attività economica, utilizza delle risorse come input e restituisce del valore per i propri stakeholder come output. Il punteggio di 80 punti rappresenta il punto di pareggio, oltre il quale l’azienda sta creando valore diffuso secondo i presupposti della teoria cosiddetta “Triple Bottom Line”, prendendo cioè in considerazione il punto di vista sociale e ambientale oltre a quello economico.

Le oltre 100.000 aziende che si sono sottoposte all’analisi hanno raggiunto un punteggio medio di 55 punti e solo 3.000 ad oggi hanno superato il punteggio minimo di 80, raggiungendo così la certificazione B Corp, a dimostrazione che l’attività di impresa nasce su presupposti molto diversi.

All’interno delle zone urbane, dove i bisogni dei cittadini emergono in maniera più evidente e la governance locale e regionale è generalmente più efficace, il potenziale delle imprese B é enorme. Ci sono esempi in ogni paese: Plastic Whale in Olanda, dove i rifiuti di plastica vengono raccolti da volontari e poi trasformati in mobili di altissima qualità e design ultramoderno; negli USA, Cascade Engineering produce condotti, cavi, materiali idraulici da rifiuti; in Cile, Brasile ed altri paesi del Sud America, Triciclos ha lanciato servizi di riciclo dove nulla viene scartato e tutto é riutilizzato creando una vera economia circolare. Nel settore energetico, dal Green Mountain Energy nel Vermont a Green Fox Energy in Olanda, le B Corp sono in forte crescita.

Le amministrazioni di cinque città - New York, Santiago, Mendoza, Lisbona, Ginevra - hanno già iniziato programmi di “best for the city’’ dove le conoscenze, strategie ed innovazioni del mondo B Corp sono state condivise con centinaia di imprese cittadine. L’intera Scozia e così anche la provincia di Mendoza in Argentina stanno monitorando - attraverso l’uso del BIA - le loro intere economie per identificare le aree dove alzare gli standard delle dimensioni sociali, ecologiche, economiche e generalmente della qualità di vita. 

Il mondo degli investitori sta muovendosi rapidamente con circa $500 miliardi a livello globale dedicati a progetti con impatto sociale e ambientale positivo. Sia con Green Bonds che con Social Bonds, si stanno aprendo nuove possibilità per incanalare investimenti su imprese e progetti urbani. Così anche la spesa pubblica, dai servizi urbani al riciclo, l’energia, l’acqua, la sanità, ecc, sono settori e spazi totalmente appropriati per mirare a standard più elevati, favorendo le imprese che possono dimostrare in modo solido e robusto il loro impegno verso gli obiettivi desiderati dai cittadini. Ne sono una prima testimonianza in Italia le Farmacie Comunali Fiorentine AFAM che dopo aver assunto lo status di Società Benefit, a febbraio 2019 hanno ottenuto il riconoscimento B Corp certificate.

Il movimento B Corp italiano è quello in più rapida crescita in Europa grazie all’inclinazione dell’imprenditoria italiana da sempre vocata al bene comune. L’Italia è stata inoltre il primo paese sovrano a introdurre nel 2016 la legge sulle Benefit Corporation o Società Benefit, aziende for profit che nell’esercizio dell’attività d’impresa, perseguono volontariamente oltre allo scopo di lucro anche una o più finalità di beneficio comune, integrate nello Statuto. Ad oggi in Italia più di 400 imprese si sono trasformate da semplici for profit a singola finalità - il profitto - in aziende a duplice finalità: profitto e impatto positivo sociale e ambientale. Si sono unite a più di 8.000 aziende che hanno compiuto la stessa scelta negli Stati Uniti, dove in 35 Stati le Benefit Corporation sono realtà.

Alla fine dell’anno verrà lanciato il Navigatore dei Sustainable Development Goals (SDGs), in collaborazione con le Nazioni Unite, che permetterà alle imprese utilizzatrici non solo di misurare il proprio impatto su tutti gli SDGs, ma anche identificare le imprese più avanzate dalle quali poter apprendere come migliorarsi, offrendo così un vero e proprio servizio di evoluzione continua.

Tanti soggetti diversi stanno concorrendo a creare un B Economy (singole aziende, reti di impresa, fondi di investimento, amministrazioni..) e aziende come Hera, così radicate nel territorio, stanno cogliendo la grande opportunità di assumere un fondamentale ruolo di raccordo in questo nuovo ecosistema.