Monitorare, elaborare, recuperare e valutare. Su queste quattro parole d’ordine si gioca la futura sostenibilità dei consumi idrici. Le stesse che rappresentano i cardini del GST4Water - Green Smart Technology for Water, un progetto di ricerca delle Università di Ferrara, di Bologna e di Enea che punta ad introdurre una serie di innovazioni nel settore dell’acqua in chiave di sostenibilità. L'obiettivo è quello di sperimentare alcune soluzioni orientate al risparmio, attraverso l'introduzione di nuove tecnologie in ambito ICT (Information and Communication Technology), per rendere i cittadini più consapevoli e attenti ai propri comportamenti di consumo dell'acqua.

Questo progetto ha diversi obiettivi: il primo è di sperimentare una nuova modalità di monitoraggio dei consumi idrici, attraverso contatori indoor e outdoor di nuova generazione che vengono posizionati nelle abitazioni e rilevano il consumo in tempo reale. I dati dai contatori vengono inviati a un kit di ricezione, installato nell’edificio: si tratta di un dispositivo di piccole dimensioni e a basso costo, che una volta acquisite le informazioni le invia alla piattaforma cloud via internet. Qui i dati vengono archiviati, elaborati e resi disponibili ai cittadini e al gestore, che li possono consultare attraverso il web, avendo così indicatori di consumo dell’acqua ed evidenza di eventuali perdite.

Quindi la soluzione tecnologica che si sta sviluppando consentirà alle famiglie di vedere in tempo reale quanta acqua stanno consumando, attraverso una app o una piattaforma web, senza attendere l’arrivo della bolletta per accorgersi di eventuali perdite.

Questi dati vengono inoltre confrontati con altri indicatori, per esempio per evidenziare se il consumo di una famiglia è allineato con il consumo medio dell’area in cui risiede, oppure se consuma di più o di meno nel corso del tempo, segnalando eventuali scostamenti rispetto alle proprie abitudini. Si avrà così la possibilità di disporre di una valutazione quantitativa, multi-parametrica e multi-scala della propria sostenibilità economico-ambientale in ambito idrico.

Altri due obiettivi riguardano tecniche di mitigazione ambientale: i ricercatori stanno ideando un software, rivolto a progettisti e pianificatori, per valutare la dimensione ottimale dei serbatoi di accumulo delle acque meteoriche e grigie, sulla base dei consumi e della pluviometria del luogo in cui verrà installato. Si sta inoltre monitorando il tetto verde sperimentale presente presso la sede della Scuola di Ingegneria e Architettura di via Terracini a Bologna, per ricostruirne il comportamento idrologico e valutarne la capacità di ritenzione idrica. Tutti questi sistemi hanno l’obiettivo di risparmiare acqua potabile e ridurre l’apporto in fognatura, con evidente impatto ambientale e aumento della resilienza di quest’ultima a fronte degli eventi estremi di precipitazione.

Presentato il 9 ottobre in occasione del Festival Dell’Acqua - l’evento giunto alla 4° edizione organizzato a Bari presso l’Università “Aldo Moro” da Utilitalia – il progetto GST4Water è finanziato dal POR FESR 2014-2020 dell’Emilia-Romagna nell’ambito della Strategia di Specializzazione Intelligente. Capofila della ricerca è il Laboratorio Terra&AcquaTech dell’Università degli Studi di Ferrara, insieme ai laboratori partner delle università di Bologna, Ferrara e di Enea.

Il Festival è stato un’occasione importante per incontrare le multiutility italiane che operano nel settore del servizio idrico integrato, e per fare il punto sullo stato di avanzamento della ricerca, a un anno circa dal suo avvio, nonché esaminare e confermare i vantaggi che questo sistema intende offrire rispetto alle soluzioni già presenti sul mercato: in particolare, la capacità di raccogliere i dati in tempo reale attraverso il kit di ricezione, senza l’ausilio del personale in loco e non legato alla azienda produttrice dei contatori, in modo poco costoso e scalabile, e anche di realizzare servizi aggiuntivi, tra cui l’elaborazione delle informazioni. La fruizione di tali informazioni allargata alle famiglie garantisce il coinvolgimento degli utenti finali su quanta acqua viene consumata quotidianamente e come, rientrando appieno nel processo di maggiore sensibilizzazione e responsabilità dei consumi idrici.

Le prime analisi effettuate sui dati raccolti nella sperimentazione in corso a Gorino (Ferrara) dall’estate scorsa stanno permettendo di monitorare i consumi a livello di distretto, di valutare le serie temporali della domanda di ciascuna utenza, di aggregare i dati di consumo e di confrontarli con quelli di immissione in rete e di identificare così le perdite.

Alle prime sperimentazioni hanno partecipato altre realtà private. Il CADF – l’azienda di gestione del servizio idrico integrato in Provincia di Ferrara sta collaborando con il progetto attraverso la sostituzione dei contatori outdoor di ultima generazione in un’area di circa 300 utenze, e con la posa dei kit di ricezione in alcune abitazioni. Gli impianti delle piscine SOGESE nel territorio di Bologna sperimenteranno i contatori indoor e outdoor per il monitoraggio in tempo reale dei consumi non solo nelle piscine ma anche nelle docce e negli spogliatoi. La STARPLAST, un’azienda che realizza impianti di trattamento delle acque e serbatoi di accumulo, è coinvolta nel recupero e nel riutilizzo delle acque meteoriche e grigie. XEO4, che offre soluzione web di telegestione a grande valore aggiunto per il telecontrollo degli impianti remoti, partecipa al progetto con la piattaforma per l’acquisizione e la condivisione dei dati. VERDEALTO partecipa invece all’analisi del comportamento idrologico del tetto verde.