L'Unione Europea si è impegnata a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Un contribuito importante al raggiungimento di questo obiettivo viene dalla riduzione delle emissioni di gas serra prodotte dal trasporto stradale. A partire dal 2035, per esempio, è stato statuito che solo le autovetture e i veicoli commerciali leggeri che non producono emissioni di gas serra potranno essere registrati come veicoli nuovi. Regolamenti simili potrebbero applicarsi anche ad altri tipi di veicoli in futuro.
I carburanti sintetici prodotti con energie rinnovabili offrono un grande potenziale in quanto impiegabili con i veicoli con motore a combustione interna, milioni dei quali continueranno a circolare anche nel 2035.
A quel punto, se non prima, le aziende di logistica e i gestori di flotte si troveranno di fronte alla sfida di documentare in modo affidabile l'impronta carbonica dei loro veicoli operativi, per soddisfare i requisiti imposti per legge e i propri obiettivi di sostenibilità.
A tal fine, Bosch in collaborazione con i produttori di carburante e gli operatori delle stazioni di servizio, ha sviluppato “Digital fuel twin”, una soluzione tecnologica basata su cloud per tracciare e certificare digitalmente le informazioni dettagliate del carburante utilizzato nel veicolo e le emissioni di carbonio prodotte dal suo funzionamento. Oltre alle informazioni sull'origine e sulla composizione chimica del carburante, in futuro potranno essere registrati anche altri fattori correlati alla sostenibilità.
La nuova tecnologia di Bosch consente il tracciamento digitale del “low carbon fuel” lungo l'intera catena di fornitura, dalla produzione fino al rifornimento del veicolo. Inoltre, grazie alla collaborazione con i produttori di carburante e gli operatori delle stazioni di rifornimento, queste informazioni vengono archiviate in una data room protetto.
Alla pompa di benzina, una "stretta di mano digitale" - ovvero uno scambio di dati sicuro tra il veicolo, la stazione di rifornimento e il cloud - consente di documentare con precisione quale tipologia di carburante il veicolo ha ricevuto e in quale quantità. Il veicolo può essere identificato, ad esempio, utilizzando una fuel card. Sulla base di questi dati, gli utenti del digital fuel twin ricevono informazioni affidabili e certificazioni che documentano la reale impronta di carbonio dei loro veicoli espressa in CO2per litro di carburante.
Digital Fuel Twin: come funziona