Azienda cooperativa di trasformazione agroindustriale fondata ad Alfonsine (RA) nel 1994, Fruttagel lavora ogni anno oltre 120 mila tonnellate di prodotti ortofrutticoli, di cui il 24% circa biologici certificati, in larga parte conferiti dai propri soci. L’azienda produce bevande a base di frutta e di legumi/cereali, derivati del pomodoro e ortaggi surgelati nei suoi due stabilimenti di Alfonsine e Larino (CB), seguendo tutte le tutte le fasi della filiera, dal campo alla tavola. I prodotti Fruttagel arrivano al consumatore attraverso i canali retail (GD, DO, Indipendente), i servizi di ristorazione collettiva e commerciale, il food service, l’industria e il porta a porta, sia con marchi propri – tra cui Almaverde Bio, Consorzio di cui Fruttagel è socio fondatore – sia con referenze a marchio dei distributori.
“Garantire ai consumatori prodotti buoni e sani promuovendo i principi della corretta alimentazione, questa la missione di Fruttagel, che la realizza integrando da sempre una visione articolata di sviluppo sostenibile, non solo in termini ambientali, nelle proprie strategie di medio-lungo periodo. Rispetto dell’ambiente, dei dipendenti, dei nostri soci e delle comunità in cui operiamo, riconoscimento del giusto prezzo ai diversi attori della filiera, l’impegno di Fruttagel in sostenibilità si esprime con la consapevolezza che fare impresa in modo responsabile, guardando al domani, significa mettere in campo impegno e investimenti per realizzare azioni concrete. Questo per noi significa essere attori e promotori di sviluppo sostenibile”.
Fruttagel è impegnata nel perseguimento di diversi obiettivi dell'Agenda Onu 2030, in particolare sono sei gli SDGs di riferimento su cui l’azienda rendiconta annualmente risultati e impegni nel Bilancio di Sostenibilità:
Numerose le iniziative già attivate da Fruttagel, sia sul fronte dei processi che su quello dei prodotti, tra cui la realizzazione di un moderno depuratore nella sede e stabilimento produttivo di Alfonsine, che nel 2019 ha consentito il recupero di 199 mila metri cubi di acqua; un cogeneratore che consente di coprire circa il 30% dell’energia elettrica necessaria al funzionamento dello stabilimento di Alfonsine e recuperare il vapore prodotto per i cicli produttivi e il riscaldamento degli uffici; le iniziative di relamping in entrambi gli stabilimenti; l’installazione di meter per la definizione e il controllo dei consumi specifici di linee e reparti per l’efficientamento energetico; un nuovo magazzino automatico per i surgelati, che sarà realizzato nel prossimo triennio in un’area adiacente allo stabilimento di Alfonsine e consentirà di percorrere 130 mila km in meno su strada, riducendo l’immissione in atmosfera di oltre 120 tonnellate di CO2.
Al fine di raggiungere risultati di sostenibilità e circolarità sempre più sfidanti lungo l’intera filiera produttiva, l’azienda ha recentemente siglato il protocollo Hera Business Solution per la gestione integrata di rifiuti, acqua potabile, depurazione, energia e servizi di efficientamento energetico. Una collaborazione che si inserisce in un processo già avviato tra Fruttagel e Gruppo Hera e che sancisce l’avvio di un’attività di consulenza da parte della multiutility bolognese per predisporre un modello di monitoraggio complessivo di tutte le attività dell’azienda e supportarla nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale in termini di efficientamento dei consumi, miglioramento delle performance ambientali, riduzione degli impatti energetici e ambientali. I risultati saranno misurati e rendicontati nel Circulary Economy Report, costruito sulla base di indicatori legati ai principali servizi erogati da Gruppo Hera per l’azienda, ad esempio il recupero dei rifiuti gestiti, le emissioni di gas serra evitate, l’energia rinnovabile utilizzata, l’energia primaria risparmiata grazie agli interventi di efficienza e gli impianti di cogenerazione. Report che si aggiunge all’attività di misurazione e rendicontazione che Fruttagel porta avanti annualmente attraverso il proprio Bilancio di Sostenibilità.
Per quanto riguarda l’innovazione di prodotto, Fruttagel è costantemente impegnata nella formulazione di referenze attente alla salute delle persone e dell’ambiente, sia nella selezione delle materie prime e nella definizione delle ricettazioni, sia nella scelta di soluzioni ecologiche per il confezionamento. Per i vegetali surgelati, Fruttagel ha sviluppato il primo pack interamente compostabile certificato TÜV Austria, smaltibile nell’organico della raccolta differenziata, disponibile per le referenze biologiche a marchio Almaverde Bio e per quelle a marchio dei distributori, ed è impegnata nella ulteriore implementazione dell’utilizzo di pack compostabili in sostituzione delle buste in plastica. Per le bevande e i derivati del pomodoro, l’azienda punta su soluzioni in grado di limitare il peso e il volume dell’imballo al minimo necessario, prediligendo confezioni Tetra Pak®, costituite prevalentemente da carta.
Sui fronti dello studio dell’equilibrio nutrizionale, in relazione allo sviluppo di nuovi prodotti, e su quello del riutilizzo efficiente dei sottoprodotti industriali, in ottica di economia circolare, Fruttagel ha all’attivo diversi progetti con alcune università italiane. Non manca l’impegno nei confronti delle nuove generazioni, gli adulti di domani, verso le quali da sette anni Fruttagel promuove la diffusione dei principi di una sana e corretta alimentazione attraverso il progetto educational “Dal campo al banco con Ortilio”, rivolto a 75 classi del territorio ravennate e – nel 2020 per il secondo anno consecutivo – anche a 20 classi sul territorio molisano.
Nel nuovo piano industriale triennale attualmente in cantiere, Fruttagel fissa obiettivi ancora più ambiziosi sul fronte ambientale, in particolare punta a ridurre fortemente l'utilizzo di plastica vergine, a diminuire le emissioni di C02 generata nei propri processi, a recuperare una percentuale sempre maggiore di acque di lavorazione e utilizzare ancora più energia da fonti rinnovabili.