E’ possibile viaggiare tre volte intorno all'Equatore con lo stesso quantitativo di carburante che un Concorde utilizza per raggiungere la fine della pista di decollo? Sembrerebbe di sì, stando a quello che si è visto sulle strade di Londra. Si tratta della Shell Eco-marathon, la gara automobilistica che premia i veicoli in grado di percorrere la maggior distanza possibile con il minor impiego di carburante. Oltre 170 team provenienti da università e scuole superiori, quasi 30 Paesi europei coinvolti, circa 25.000 visitatori. Questi i numeri della 33° edizione europea che si è tenuta al Queen Elizabeth Olympic Park di Londra dal 25 al 28 maggio 2017, e che ha mostrato al mondo intero cosa ci aspetta in futuro in termini di efficienza energetica nei trasporti.
L’idea della Eco-marathon risale agli anni Trenta, quando in un laboratorio di ricerca della Shell in Illinois, a seguito di una scommessa amichevole, alcuni scienziati si sfidarono per stabilire chi sarebbe stato in grado di percorrere il maggior numero di miglia per gallone. Successivamente, nel 1976/77, la gara si sposta in Europa, prima in Finlandia poi nel Regno Unito, e prende il nome di Shell Miglia– Marathon. Nel 1985 la Shell Eco-marathon viene lanciata ufficialmente in Europa (Francia) e vede la partecipazione di 25 team.
La finalità di base dell’iniziativa è quella di supportare sviluppo tecnologico e innovazione, incoraggiando i giovani a sviluppare le proprie capacità e ad esprimere liberamente il proprio talento. In tal senso, la competizione di quest’anno si è svolta nell’ambito del “Make the Future Live”, festival che promuove idee brillanti di giovani in materia di energia e mette a disposizione una piattaforma per la collaborazione e il dialogo sulle sfide energetiche globali.
Il principio della gara è semplice: ideare e realizzare veicoli il cui obiettivo è quello di percorrere quanta più distanza possibile con la minor quantità di carburante ed emissioni. I team, costituiti da studenti universitari e superiori, possono gareggiare nella categoria “prototipi” – veicoli semplificati per i quali l’unico vincolo di design è rappresentato dalla massimizzazione dell’efficienza e della minimizzazione delle emissioni – o nella categoria che comprende i cosiddetti veicoli “Urban Concept”, costruiti cioè secondo i criteri convenzionali delle vetture da strada. I veicoli possono essere alimentati tramite carburanti tradizionali, quali diesel, benzina, GPL, o alternativi, quali energia solare o elettrica, idrogeno o combustione delle biomasse.
Per l’Italia quest’anno hanno partecipato 5 team provenienti da 3 Università (Università di Catania, Politecnico di Torino con due team, Politecnico di Milano) e da un Istituto tecnico (Leonardo da Vinci di Carpi). I successi non sono mancati: il team “Zero C”, composto da 25 studenti dei corsi di meccanica, elettronica e informatica dell’Istituto tecnico industriale Leonardo da Vinci di Carpi (MO), ha ottenuto il 1° posto della categoria Prototipi alimentati a batteria elettrica con il veicolo “Escorpio Evo 17”, nome che deriva da una delle numerose invenzioni di Leonardo da Vinci: un battello per uso bellico caratterizzato da un rostro metallico con il quale speronare le navi nemiche. Il veicolo ha registrato un consumo di 753 km/kWh.
Sul podio anche il Politecnico di Torino con il team “H2politO – molecole da corsa”, che ha conquistato il 2° posto della categoria Prototipi alimentati a idrogeno con il veicolo “IDRAkronos”, composto da una monoscocca autoportante in fibra di carbonio e alimentato da una fuel-cell ad Idrogeno da 500 W e da un motore elettrico a spazzole (brushed) ad alta efficienza da soli 250 W. Grazie a queste caratteristiche, il prototipo ha registrato un consumo di 831 km/m3 (di idrogeno in condizioni normali) che corrisponde a circa 2467 km/L di benzina, più della distanza che separa Roma da Kiev (con un miglioramento del 11% rispetto ai 737 km/m3 o 2188 km/L dello scorso anno).
In aggiunta, a pari merito con l’Università di Twente, gli studenti piemontesi hanno vinto anche il Communications Award, il riconoscimento che viene assegnato alla squadra con la migliore capacità di comunicare sia sui social che sui media tradizionali le caratteristiche del proprio progetto, a conferma dello spirito educativo e multidisciplinare del progetto.
Sempre più legata ai temi del cambiamento climatico e della mobilità sostenibile, la gara è oggi un progetto di respiro globale orientato a dare ai futuri ingegneri e tecnici del settore la possibilità di cimentarsi nell’esplorazione e nella sperimentazione di tecnologie e carburanti in grado di fornire una risposta concreta alla necessità mondiale di creare forme di trasporto ecocompatibili.
Il progetto fornisce un fantastico banco di prova dove gli studenti possono effettuare il loro lavoro di ricerca e rendere l’innovazione una realtà. I partecipanti imparano a gestire un progetto dall’inizio alla fine – dal design, agli aspetti finanziari, alla costruzione, al test sul circuito – e hanno l’opportunità di lavorare in team multidisciplinari. Il ciclo del progetto Shell Eco-marathon, infatti, richiede diverse competenze accademiche, dalla matematica, alla fisica, all’informatica, al disegno tecnico, al marketing e al giornalismo. Inoltre, chi partecipa alla manifestazione ha la possibilità di vivere un’esperienza unica, caratterizzata dall’incontro di culture diverse, da scambi interpersonali tra studenti. Una grande opportunità di crescita a 360 gradi.
"Shell da tempo riconosce l'importanza delle conoscenze scientifiche, tecnologiche, matematiche e ingegneristiche come risorse essenziali per affrontare alcune delle più importanti sfide energetiche globali” ha affermato Valeria Contino, Responsabile Relazioni Esterne Shell Italia O.P. “La Shell Eco-marathon è solo una delle iniziative con cui Shell promuove tali competenze, al fine di incoraggiare le generazioni future di ingegneri e scienziati a creare soluzioni creative per la mobilità del futuro".
Questo impegno si inserisce nel più ampio obiettivo della compagnia di operare nel settore energetico in modo efficiente e responsabile, contribuendo alla diffusione di una cultura della mobilità sostenibile e allo sviluppo di fonti alternative di energia, fondamentali per far fronte al crescente fabbisogno energetico mondiale.
La Shell Eco-marathon è diventata negli anni una piattaforma internazionale di confronto per l’innovazione nel campo della mobilità a cui gli studenti italiani hanno aderito con crescente entusiasmo. L’appuntamento è per il 2018, sempre a Londra, con l’augurio che nella prossima edizione si registri un ulteriore incremento della partecipazione da parte dei team e il miglioramento degli ottimi risultati sinora segnati dalle squadre, già motivo di orgoglio per il nostro Paese.