ASSOGAS ha accolto con molto favore il processo di aggiornamento della Strategia Energetica Nazionale (SEN) promosso dal MiSE in quanto rappresenta un’importante occasione per fare chiarezza su come il nostro Paese intenda affrontare il percorso per la decarbonizzazione ed il raggiungimento dei target ambientali definiti dalla UE anche nel medio-lungo termine (obiettivi operativi al 2030 e linee di tendenza al 2050).

Si ritiene infatti di prioritaria importanza definire obiettivi nazionali chiari e stabili, di breve, medio e lungo termine, per consentire alle imprese di effettuare scelte consapevoli e garantire maggiori certezze agli investitori.

Pertanto, sia pur nella difficoltà di definire uno scenario di riferimento che tenga conto delle possibili evoluzioni del settore energetico italiano, europeo e mondiale, appare assolutamente necessario individuare un corretto equilibrio tra sostenibilità ambientale, economica e sicurezza da cui derivare, in coerenza, ogni azione di sviluppo del settore energetico.

In particolare, poiché gli obiettivi di politica energetica, quali per esempio gli obiettivi di decarbonizzazione e di incremento della sicurezza dell’approvvigionamento, si scontrano principalmente con tematiche di sostenibilità economica, si ritiene che tali trade-off vadano risolti scegliendo la soluzione più efficiente in grado di raggiungere, e non necessariamente superare, gli obiettivi previsti al minor costo per il sistema Paese. Per far questo, evidentemente, risulta necessario svolgere una corretta analisi costi-benefici quantificando gli impatti economici sul sistema e sui consumatori per ciascuna linea d’azione che si ipotizza di poter intraprendere.

Più in dettaglio, con riferimento al tanto discusso tema della progressiva elettrificazione dei consumi con sostituzione del vettore gas con il vettore elettrico, si ritiene indispensabile realizzare una valutazione economica che tenga conto sia dei nuovi investimenti necessari per il potenziamento della rete di distribuzione di energia elettrica, sia degli stranded cost relativi al sotto-utilizzo della rete di distribuzione del gas naturale su cui è bene ricordare che il Paese ha già investito molto.

A nostro avviso, una volta realizzati i necessari approfondimenti, il gas non potrà che confermare, nell’ambito della SEN 2017, un ruolo di assoluto rilievo nel panorama nazionale, qualificandosi come risorsa di back up delle fonti rinnovabili, quindi con importanza crescente all’aumentare del peso di queste fonti nel mix energetico italiano. Inoltre l’elevato livello di metanizzazione raggiunto in Italia potrà garantire anche nei prossimi anni un utilizzo efficiente e sicuro della risorsa gas negli usi finali.

In questa prospettiva sarà certamente importante continuare a migliorare la sicurezza e l’indipendenza del mercato italiano del gas naturale, anche ottimizzando l’utilizzo delle infrastrutture esistenti e sostenendo lo sviluppo di corrette dinamiche concorrenziali, così da garantire prezzi di fornitura competitivi e favorire una crescita economica sostenibile.

In quest’ottica, allo scopo di incrementare la competitività del mercato, si auspica possa essere data piena attuazione alle misure già previste nel Dlgs 164/00 con riferimento allo svolgimento di gare d’ATEM per l’assegnazione del servizio di distribuzione del gas naturale e alla completa liberalizzazione del mercato della vendita retail, definendo meccanismi di uscita dai mercati di tutela che garantiscano e promuovano la libera scelta dei consumatori.

Quanto allo sviluppo tecnologico, che sta caratterizzando e caratterizzerà in maniera decisa l’evoluzione del settore energetico nei prossimi anni, si ritiene fondamentale che le politiche e le misure della SEN garantiscano un contesto normativo regolatorio che sia neutrale rispetto alle diverse tecnologie, lasciando alle dinamiche di mercato l’individuazione delle soluzioni ottimali.

Infine, per un’efficace governance nazionale delle politiche energetiche si ritiene opportuno eliminare ogni possibile sovrapposizione tra l’iniziativa regolatoria e la competenza del MiSE, evitando, in particolare, che l’attività del Regolatore finisca per condizionare o addirittura anticipare l’evoluzione della politica energetica nazionale.