EFFICIENZA ENERGETICA | 70 ARTICOLI
Trattata nel dibattito pubblico come la cenerentola delle cosiddette politiche verdi, l’efficienza energetica costituisce una delle chiavi fondamentali per quel decoupling tra crescita economica e crescita della domanda energetica, che porta naturalmente a un miglioramento della sostenibilità dei percorsi di sviluppo.
L’evoluzione di Assopetroli in Assopetroli-Assoenergia, avvenuta nel 2011, mette in luce la necessaria attenzione che va riservata al tema dell’efficienza energetica. La storica Associazione degli imprenditori che operano nel commercio e nella logistica dei prodotti petroliferi rappresenta anche le piccole e medie imprese che operano nel settore del risparmio e dell’efficienza energetica, ed in particolare nel miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti termici; nella progettazione e realizzazione di nuovi edifici-impianti a basso consumo energetico; nella riqualificazione energetica del parco immobiliare esistente; nella certificazione energetica degli edifici; nell’innovazione tecnologica degli impianti termici ed integrazione con le fonti di energia rinnovabile.
Che cosa prevede il recentissimo decreto sulle linee guida operative in materia di certificati bianchi?
Il Ministero dello Sviluppo economico, di concerto con la Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha emanato il 30 aprile 2019 il decreto di approvazione della Guida operativa per promuovere l'individuazione, la definizione e la presentazione di progetti nell’ambito del meccanismo dei Certificati Bianchi prevista dal decreto attuativo modificato a maggio 2018.
Sulla bontà e l’adeguatezza del meccanismo dei certificati bianchi abbiamo scritto e discusso molto negli ultimi anni. Si tratta certamente di uno strumento che è divenuto un riferimento ‘virtuoso’ nel contesto europeo e che è stato a lungo motivo di orgoglio per il nostro Paese, riuscendo a promuovere e sostenere, in modo efficiente ed efficace, la realizzazione di interventi di efficienza energetica.
Per questo, negli ultimi anni, quando una persistente scarsa liquidità sul mercato dei TEE ha compromesso l’equilibrio domanda-offerta, che per lungo tempo aveva garantito stabilità agli investitori e costi sostenibili per il sistema, si è avviato un acceso dibattito sull’opportunità di mettere in discussione l’impianto.
I certificati bianchi rappresentano il principale meccanismo italiano per il sostegno all’efficienza energetica, tarato per stimolare gli interventi di maggiori dimensioni, come quelli nel settore dell’industria. Di recente il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, lo strumento previsto dalla Commissione Europea per l’attuazione a livello nazionale dei nuovi obiettivi climatici fissati per il 2030, ha ribadito la fiducia nel meccanismo dei certificati bianchi, da cui ci si aspetta un contributo al 2030 di circa 15 Mtep aggiuntivi di risparmi (simile a quello richiesto per il 2020), ma attraverso un impianto comunque rimodulato per stimolare investimenti anche e soprattutto nel settore civile, quello in cui si riscontra un potenziale di risparmio maggiore.
Come è noto, le imprese di distribuzione del gas naturale con più di 50.000 clienti finali – al pari delle imprese di distribuzione di energia elettrica - (c.d. “soggetti obbligati”) sono tenute ad adottare misure di incremento dell'efficienza energetica negli usi finali dell'energia, secondo obiettivi determinati dai competenti Ministeri (cfr. art. 16, D.Lgs. n. 164/2000).
Con appositi decreti ministeriali sono stabiliti gli obiettivi quantitativi annui globali a livello nazionale, nonché il sistema di ripartizione in capo a ciascun distributore obbligato.
La diminuzione dei consumi energetici è, almeno sulla carta, la classica strategia win-win: fa bene ai bilanci delle imprese e dei consumatori privati, che possono sostenere costi meno elevati in bolletta, ed è positiva anche per la comunità nel suo complesso, che beneficia della riduzione delle emissioni associate alla produzione di energia. In linea teorica, dunque, sugli investimenti in efficienza non dovrebbero esserci dubbi, ma la realtà ci consegna un quadro molto distante da questa condizione ideale.
Al fine di comprendere cosa significhi concretamente “fare innovazione” nel campo dell’efficienza energetica, abbiamo sottoposto una serie di domande a Marco Bianchi, amministratore delegato e socio fondatore di TEP Energy Solution. Controllata da Snam da maggio 2018, TEP è una delle una delle maggiori ESCO (Energy Service Company) italiane, con oltre 200 clienti tra primarie aziende nazionali e internazionali, 950.000 titoli di efficienza e un EBITDA 2017 pari a circa 6 milioni di euro.
L’Artificial Intelligence (AI) è considerata la tecnologia con maggior potenziale per il prossimo futuro in una molteplicità di settori, tra cui spiccano la robotica, il marketing, la sanità e la grande distribuzione. Ma in cosa consista esattamente questa tecnologia e quali siano le sue potenzialità in ambito energetico, sono questioni tutte da chiarire e da esplorare.
L’intelligenza artificiale è una scienza che studia il pensiero umano per costruire entità intelligenti finalizzate alla risoluzione di problemi complessi.
Le autorità pubbliche francesi hanno orientato le loro strategie di transizione energetica sulla progettazione di strumenti che siano in grado di incoraggiare pratiche di consumo energetico più sostenibili (questo vale sia per le famiglie che per le industrie), maggiori investimenti nella ristrutturazione edilizia, una valutazione commerciale dell’efficienza energetica al momento dell'acquisto o dell’affitto di abitazioni, la formazione delle maestranze al fine di migliorare le tecniche edili esistenti, consentendo al contempo l’attuazione della direttiva europea 2012/27/UE denominata "efficienza energetica".