EFFICIENZA ENERGETICA | 70 ARTICOLI
Il mercato immobiliare, così come altri settori economici, è interessato da profondi cambiamenti necessari per mantenersi al passo con il processo di transizione energetica in atto. È anche un comparto, che come altri, ha risentito della crisi generata dalla pandemia che ha colpito il settore oltre ad aver definito nuove regole ed esigenze. Di questo e di altri temi legati al real estate abbiamo discusso con Marco Zandonà, Direttore Politiche fiscali presso ANCE.
Tra i principali paesi europei, l’Italia ha il grado più elevato di dipendenza energetica dall’estero e quindi avrebbe tutto l’interesse a promuovere e allargare gli interventi per l’efficienza energetica. Si tratta di interventi che si portano dietro ulteriori benefici: la creazione di nuovi posti di lavoro qualificati; la riduzione di emissioni climalteranti; la riduzione di emissioni dannose per la salute. Infine, considerando che gran parte del valore aggiunto generato rimane localizzato, la promozione dell’efficienza energetica corrisponde ad un equivalente sostegno all’economia nazionale in un momento particolarmente difficile.
Per rilanciare la ripresa economica dell’Italia dopo gli effetti della crisi pandemica, il Governo ha puntato di nuovo sul settore delle costruzioni, ma questa volta in maniera coraggiosa. Scartata l’ipotesi di un condono edilizio, che, come accaduto in passato, avrebbe restituito un’edilizia di pessima qualità, le politiche di risanamento sono state orientate verso misure più sostenibili. Se ben progettate e realizzate, i relativi interventi potrebbero determinare non solo l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio nazionale, ma un vero e proprio “rinnovamento” del settore, assicurando la qualità del processo edilizio dalla progettazione fino ad arrivare al cantiere, così come previsto nei protocolli CasaClima.
Il recente Superbonus al 110% riguardante le riqualificazioni energetiche inserito all’interno del D.L. n.34/2020 (Decreto Rilancio) è solo l’ultimo dei provvedimenti inerenti la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare nazionale. Le detrazioni fiscali per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio risalgono ormai al 1997 quando, per la prima volta, fu introdotto in Italia il principio della detrazione del 41% delle spese con successive rimodulazioni e rinvii di anno in anno.
Gli strumenti che sostengono l’efficienza energetica e la messa in sicurezza degli edifici oggi a disposizione di privati, imprese e pubbliche amministrazioni sono molteplici. Si va dalle detrazioni fiscali ormai note - ecobonus e sismabonus - agli incentivi a fondo perduto quali il conto termico e i certificati bianchi. La domanda, tuttavia, dovrebbe essere “perché esistono questi strumenti e perché è fondamentale sostenere questo mercato con contributi pubblici?”.
L’efficienza energetica è tra le più importanti sfide globali. Lo sa bene il Gruppo Hera che da sempre ne fa una leva fondamentale della sua strategia. Tanto da rendicontare ogni anno nel report ‘Valore all’Energia’ le azioni di miglioramento energetico messe in campo dalla multiutility con lo scopo di ridurre l’impatto ambientale. Tramite le società controllate Hera Servizi Energia (Hse) e AcegasApsAmga Servizi Energetici (Ase), il Gruppo è attivo nei settori dell’efficienza energetica come operatore multiregionale nei territori dell’Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Marche e Sardegna, offrendo servizi personalizzati per industria, Pubblica amministrazione e condomini. La possibilità di fruire dello sconto in fattura abbinato al nuovo ecobonus al 110% per la riqualificazione dei condomini rappresenta un’opportunità per accelerare la riqualificazione energetica e sismica delle abitazioni private, già caratterizzata da numeri record negli ultimi anni grazie ad incentivi fiscali. Ne parliamo con Giorgio Golinelli, Amministratore Delegato Hera Servizi Energia (Hse) e AcegasApsAmga Servizi Energetici (Ase).
L’indagine 2020 sulle famiglie e la casa condotta da Nomisma da oltre dieci anni su un campione rappresentativo di famiglie italiane intende restituire, anche in questa edizione più difficile, alcune chiavi con cui interpretare la complessità del tempo-Covid, gli “apprendimenti” durante-Covid e gli “anticipi di futuro” di una domanda di mercato per molti versi ancora ignota, per altri inedita.
Il mantra del “nulla sarà più come prima” associato al “ne usciremo migliori” arma la peggiore delle trappole: pensare al “futuro automatico”.
A partire dall’emanazione della Direttiva europea 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia, per tutti gli edifici di nuova costruzione è previsto l’obbligo di essere a energia quasi zero (Nearly Zero Energy Building, NZEB) ossia immobili che consumano pochissima energia per riscaldamento, raffrescamento, produzione di acqua calda sanitaria, ventilazione, illuminazione. Tale obbligo è vigente a partire dal 31 dicembre 2018 per gli edifici di nuova costruzione occupati da enti pubblici e di proprietà di questi ultimi, mentre a partire dal 1° gennaio 2021 è esteso a tutti gli altri nuovi edifici.
Nel 2019 si è registrato un miglioramento sia per quanto riguarda gli investimenti nel “mattone”, sia sotto il profilo della qualità energetica del patrimonio immobiliare compravenduto. È quello che risulta da uno studio FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) in collaborazione con ENEA e I-COM (Istituto per la Competitività). Inoltre, l’approfondimento sull’efficienza energetica, giunto quest’anno alla sua settima edizione, ha sottolineato come questo aspetto si stia lentamente facendo strada tra i vari fattori che gli acquirenti tengono in considerazione al momento della compravendita o nella successiva ristrutturazione dell’immobile.
In Italia, molteplici sono gli strumenti di promozione dell’efficienza energetica in edilizia che prevedono la concessione di incentivi. Quasi tutti sono destinati alla riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente e rappresentano un valido supporto per cittadini, imprese e Amministrazioni Pubbliche che intendono abbassare il consumo energetico degli edifici. Tra le misure di sostegno rientra il Superbonus con detrazioni del 110% per efficienza energetica e interventi antisismici introdotto dal cosiddetto decreto “Rilancio” (Dl 19 maggio 2020, n. 34).