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MERCATO ELETTRICO | 65 ARTICOLI

Più rinnovabili e contratti a lungo termine per ridurre i prezzi dell’energia

La ripresa delle grandi economie mondiali (Stati Uniti, Cina e India in particolare) ha determinato un forte aumento della domanda di gas. Il quadro geopolitico, con le crisi in Kazakistan e Ucraina, sta esacerbando le tensioni sui prezzi.  Il costo dell’energia elettrica sale perché è aumentato di oltre quattro volte il prezzo del gas rispetto alla media degli ultimi anni (oggi è di 85 €/MWh a fronte di 20 €/MWh in media negli scorsi anni) con cui viene prodotta la maggior parte dell’elettricità in Italia e in molti Paesi europei.

Il ruolo della Pubblica Amministrazione nello sviluppo dei PPA

Il contributo della domanda di energia elettrica della Pubblica Amministrazione (PA) viene ritenuto molto utile per favorire la partenza e la diffusione dei Renewable PPA.

La domanda riferibile alle amministrazioni pubbliche, infatti, ammonta a 4,5 TWh, a cui si aggiungono 6 TWh di illuminazione pubblica.

PPA in Italia: l’esperienza di Falck Renewables

I PPA sono contratti di medio e lungo termine tra i produttori e gli acquirenti di energia, che possono farlo ad un prezzo fisso o indicizzato. Esistono nel mercato da sempre, sono usati in altri ambiti e stipulati all’interno del settore delle commodities e quindi dell’Oil&Gas. Adesso sono diventati una norma anche per le rinnovabili. Perché?

Energia retail: il mercato libero fa uno scatto in avanti?

Quella del passaggio dal mercato tutelato, quanto a prezzo e condizioni contrattuali, al mercato libero, con particolare riferimento ai clienti finali di piccole dimensioni (famiglie e piccole imprese), è una questione complessa, che ha impegnato, a geometrie variabili, l’ultimo quinquennio del dibattito pubblico e istituzionale in tema di energia.

Fine tutela, la cosa peggiore è l'incertezza

Il prossimo 29 agosto saranno passati 4 anni dall'entrata in vigore della legge 124 del 2017, la prima e finora unica legge annuale sulla Concorrenza italiana. Una delle sue previsioni più dibattute è la fine dei prezzi tutelati dell’energia al dettaglio, prevista inizialmente per il 2019 e ora, dopo due proroghe, per il gennaio 2023. In questi anni, mentre l’obiettivo si allontanava, diversi elementi al contorno sono cambiati e vale la pena provare a fare il punto.

Aste e regolazione: facciamo come in Germania

Uno dei primi testi che mi fu consigliato di leggere quando ero un giovane apprendista nel settore dell’energia aveva un titolo evocativo: “Energy today and tomorrow: living with uncertainty”. Quel libro condensava anni di esperienza maturata da studiosi del calibro di Joel Darmstader e di Hans Landsberg nel centro di ricerca Resources For the Future, che è ancora oggi considerato uno dei più autorevoli think tank internazionali in materia di energia e ambiente.

“Recovery Fund… whatever it takes”

Senza un’idea chiara di futuro rischiamo di perdere il treno del Recovery Fund. Lunedì 12 ottobre è stata presentata in Aula la relazione che la Commissione Bilancio ha preparato sulle priorità a cui destinare le risorse europee per uscire dalla crisi. In attesa della votazione del documento riteniamo importante ribadire le priorità, mai come in questo momento indissolubilmente legate a quel concetto di sostenibilità che tanto ha a che fare con il nostro settore. Un settore che invece le idee chiare ce le ha già da tempo, che sa dove vuole essere tra 10 anni e anche tra 20 anni.

Idrogeno: l’ipotesi di una joint strategy tra Europa e Nord Africa

Fin dagli anni Novanta, Jeremy Rifkin preconizzava una rivoluzione energetica in cui i combustibili fossili sarebbero stati  rimpiazzati dall’idrogeno.

La retorica che circonda l’idrogeno e la sua avanzata nei sistemi energetici ed industriali è molto influenzata dalle critiche di chi sostiene (a torto o a ragione) che i tempi non fossero e non siano maturi. I limiti e gli ostacoli che questo vettore energetico si trova di fronte non sono un mistero, e tacerli non restituirebbe la degna complessità del processo che spetta ad ogni nuovo entrante in un mercato già altamente consolidato.

Storage e sicurezza del sistema elettrico

Gli obiettivi comunitari di decarbonizzazione implicano una crescente penetrazione di fonti rinnovabili non programmabili (FRNP) e un incremento dell’elettrificazione nei trasporti. Questi obiettivi portano a una serie di sfide relative alla stabilità e flessibilità del sistema elettrico. Gli operatori di rete dovranno mettere in campo adeguate misure per assicurare qualità e continuità del servizio, come ad esempio l’utilizzo “forzato” di impianti programmabili altrimenti non necessari, la rinuncia a una frazione dell’energia producibile da FRNP, la modulazione di alcuni carichi.

Nessuno sconto sulle bollette: e adesso?

L’emergenza Covid-19 detta le regole della nuova quotidianità per il nostro Paese: è per far fronte a quella che ha recentemente assunto i caratteri di una pandemia globale che il Governo italiano ha varato nei giorni scorsi il decreto-legge c. d. “Cura Italia” (DL n. 18 del 17 marzo 2020). In particolare, l’articolato è primariamente volto a disegnare un insieme coeso e coerente di misure di sostegno a famiglie ed imprese, al fine di mitigare gli effetti economici dell’emergenza. Sono infatti molti i nuclei familiari e gli operatori di mercato costretti a pagare il prezzo altissimo in termini di (in-)sostenibilità socio-economica, oltre che sanitaria, della crisi.

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