FONTI RINNOVABILI | 126 ARTICOLI
Gianni Pietro Girotto, Presidente Commissione Industria Commercio Turismo Senato della Repubblica
Il tavolo di lavoro sulle UVAM si è chiuso in marzo con alcune anticipazioni e aperture ma anche con la sostanziale conferma del percorso e dei tempi già delineati in precedenza, che bilancio ne fa?
Il confronto è stato utile per far emergere elementi oggettivi per alcuni aspetti risolvibili, e di conseguenza per migliorare il funzionamento del sistema, riconoscendo l'opportunità di una maggiore partecipazione al meccanismo da parte di più attori.
A new study by Navigant demonstrates that the cost-optimal way to achieve a climate-neutral European energy system by 2050 is a smart combination of renewable electricity with renewable gas, plus decarbonised gas to the extent necessary.
The Navigant study was issued by Gas for Climate, a group of forward-looking gas sector actors including Snam and Consorzio Italiano Biogas (CIB).
Una combinazione intelligente di elettricità rinnovabile e gas rinnovabile: secondo uno studio di Navigant, è questa la ricetta economicamente più conveniente al fine di raggiungere l’ambizioso obiettivo di realizzare un sistema energetico europeo neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050. Lo studio è stato pubblicato da Gas for Climate, un consorzio che riunisce diversi lungimiranti attori del settore, tra cui Snam e Consorzio Italiano Biogas (CIB).
Over the last few months, renewable gas pushed its way up the political agenda and is currently one of the most discussed topics in Brussels as well as various industry meetings hosted around Europe. EU policy-makers perceive it as a way to comply with Paris Agreement targets while keeping energy prices low for EU consumers. For the EU gas industry, renewable gas seems to be the only way to remain a significant component of the increasingly decarbonised EU energy system. Currently, natural gas provides a quarter of EU energy.
Negli ultimi mesi il gas rinnovabile si è fatto strada nell'agenda politica comunitaria ed è attualmente uno dei temi più discussi a Bruxelles nonché al centro di diversi incontri di settore in tutta Europa. Per i policy-maker dell’Unione europea, puntare su questa fonte consentirebbe di rispettare gli obiettivi definiti nell’ambito dell’accordo di Parigi ad un costo ragionevole e senza gravare troppo sui consumatori. Per l'industria del gas dell'UE, invece, il gas rinnovabile sembra rappresentare la soluzione ideale per continuare a svolgere un ruolo significativo in un sistema energetico sempre più decarbonizzato.
Mentre l’Europa è intenta a elargire traguardi con la Renewable Efficiency Directive (RED II), da recepirsi entro il 30 giugno 2021, l’Italia è già proiettata oltre, dichiarando di poter fare di più e meglio delle aspettative medie comunitarie. Del resto, tra rinnovabili ed efficienza energetica ci siamo già affermati nell’energia di nuova “generazione”. Abbiamo anche però appreso un assioma importante: essere i pionieri di qualcosa comporta benefici, ma anche rischi di errore da inesperienza.
Europe’s transition to a decarbonised energy system is underway. The 28 Member States of the EU have signed and ratified the Conference of the Parties (COP21) Paris agreement to keep global warming “well below 2 degrees Celsius above preindustrial levels, and to pursue efforts to limit the temperature increase even further to 1.5 degrees Celsius.”
In Europa, la transizione verso un sistema energetico decarbonizzato è in corso. Tutti i 28 Stati membri dell'UE hanno firmato e ratificato l'accordo di Parigi nell’ambito della 21° Conferenza delle Parti (COP21) al fine di mantenere il riscaldamento globale “ben al di sotto dei 2 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali e proseguire gli sforzi per limitarlo a 1,5°C”. Pertanto, i soggetti firmatari coinvolti in questo processo hanno il dovere di valutare tutte le opzioni disponibili per limitare le emissioni di CO2 legate all'energia.
Nel 2017, con 25,2 TWh, l’Italia è stato il quinto paese al mondo per produzione di energia solare e l’undicesimo (17,7 TWh) per produzione di energia eolica, il che le ha permesso di coprire oltre un terzo della propria domanda elettrica con fonti rinnovabili (FER). Guardando al futuro, il Piano Energia e Clima (PNEC) di recente approvazione ha confermato e anzi innalzato gli obiettivi precedentemente fissati dalla Strategia Energetica Nazionale 2017, prevedendo per il 2030 una quota delle FER al 55,4% della generazione elettrica e al 30% dei consumi finali.
La transizione energetica verso fonti rinnovabili, già percepita nel settore elettrico grazie allo sviluppo del fotovoltaico e dell’eolico, si sta progressivamente estendendo ad altre fonti dal potenziale “bio” ancora inespresso, che tanto possono dare in ottica di decarbonizzazione e di raggiungimento degli obiettivi sovranazionali. Tra queste vi è il biometano che, a seguito degli ultimi sviluppi sia della normativa primaria - con l’uscita del nuovo decreto 2 marzo 2018 per la promozione dell’utilizzo del biometano nei trasporti - sia della normativa tecnica di settore - con le norme CEN che hanno concluso il mandato M/475 sulla qualità - risulta finalmente pronto a dare il proprio contributo green nel processo di sostituzione dei carburanti tradizionali.