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MONDO ENERGIA | 72 ARTICOLI

The Iberian energy price cap and its impact

In June 2022, the Spanish government (along with that of Portugal) introduced a cap on the price of gas that enters the generation of electricity. The measure was taken after a long period of negotiations with the European Commission, since it represented an exception vis-à-vis the internal market, thereby requiring prior agreement within the EU.

Germany the price brakes on gas and electricity

Germany’s so-called national “price brakes” on gas and electricity agreed at the end of 2022 are the single largest financial support measure the country has taken so far to shield energy customers from skyrocketing prices in the wake of Russia’s war on Ukraine. Contrary to the EU-wide gas price cap, the German subsidy does not set a ceiling for purchases on international markets but rather ensures that customers can cover most of their demand at a fixed rate if market prices exceed a certain threshold.

Germania: un cap interno ai prezzi del gas e dell’elettricità

I "freni ai prezzi" su gas ed elettricità approvati in Germania alla fine del 2022 sono la più grande misura di sostegno finanziario che il paese abbia adottato finora per proteggere i consumatori energetici dai rialzi susseguenti lo scoppio della guerra della Russia contro l'Ucraina. A differenza del price cap al gas concordato a livello UE, il sussidio tedesco non fissa un tetto per gli acquisti sui mercati internazionali, ma garantisce ai clienti di coprire la maggior parte della loro domanda ad un costo fisso, qualora i prezzi di mercato superano una certa soglia. 

Il price cap Iberico: pro e contro di una misura “emergenziale”

Nel giugno 2022, il governo spagnolo insieme a quello portoghese ha introdotto un tetto al prezzo del gas utilizzato nella generazione elettrica. La misura è stata adottata solo dopo un lungo periodo di trattative con la Commissione europea, in quanto, rappresentando un'eccezione rispetto alle regole del mercato interno, ha richiesto un accordo preventivo all'interno dell'UE.

Energia: quale solidarietà fra gli Stati europei?

Molti di noi si erano accorti dell'errore strategico che l'Unione Europea stava commettendo, ormai da diversi anni, nel campo dell'energia. Intelligentemente, l'UE aveva messo "tutte le uova in un solo paniere" e ora sta pagando a caro prezzo il suo disarmo energetico unilaterale. Nell'ottobre 2000, la Commissione di Romano Prodi con Loyola de Palacio, responsabile per l'energia, nel suo Libro Verde sulla sicurezza dell'approvvigionamento energetico, ha esortato a diversificare le fonti energetiche, i paesi di importazione e i mezzi e le vie di trasporto.

3.000 euro al MWh in Francia: ma che succede?

Questo è un periodo che decisamente riserva tante brutte sorprese. Il mese di aprile in Francia è cominciato male. Il gestore della rete elettrica RTE chiede esplicitamente ai francesi di...diminuire il consumo elettrico. Il comunicato di RTE è molto chiaro: “A causa di temperature più basse della media, il consumo di elettricità sarà elevato lunedì 4 aprile 2022 e potrebbe raggiungere 73.000 MW entro le 09:00.

Il conflitto in Ucraina rivitalizzerà i programmi europei per l'energia nucleare?

Le emissioni di gas serra rilasciate dal gas naturale costituiscono ormai da tempo un forte incentivo a ridurne i consumi. Tuttavia, i forti aumenti dei prezzi registrati nel 2021 e l'invasione russa dell'Ucraina nel 2022 hanno reso il gas naturale una fonte costosa e insicura, incentivando ancora di più una sua sostituzione con fonti di energia più pulite, più economiche e più sicure. In questo quadro si inseriscono le proposte dei sostenitori dell'energia nucleare che ambiscono a una rapida espansione dell’atomo come risposta politica alla crisi attuale.

Le utilities e il caro energia

Intervista a Cristian Fabbri, Direttore Centrale Mercato del Gruppo Hera

Ne parliamo con Cristian Fabbri, Direttore Centrale Mercato del Gruppo Hera, che con oltre 3,4 milioni di clienti energy, è il terzo player nazionale per vendita di gas ed energia elettrica.

Prezzi elevati dell’energia e caro bollette

Intervista a Massimo Ricci, Direttore Divisione Energia di ARERA

Il tema più caldo del momento è di certo il caro energia. Ne abbiamo ampiamente parlato con Massimo Ricci, Direttore Divisione Energia di ARERA, mettendo a fuoco le misure attivate da ARERA per contenere gli effetti collaterali di questa fase e ragionando a 360° sia sulle cause che possono aver determinato l’escalation dei prezzi sia sulle possibili soluzioni. Si evidenzia una condizione critica che coinvolge tutto il settore, dai consumatori alle società di vendita.

Il caro energia mette a rischio il settore della ceramica

L’industria ceramica italiana, che negli ultimi 5 anni precedenti la pandemia ha investito 2,2 miliardi di euro in impianti nuovi e più efficienti, ha chiuso il 2021 con una crescita del fatturato nell’ordine del +12% rispetto al 2019, arrivando a superare i 6 miliardi di euro. Si tratta di una crescita reale, verificatasi sia in Italia che all’estero, trainata soprattutto dalle peculiarità della piastrella di ceramica.

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