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MONDO ENERGIA | 57 ARTICOLI

Dove va il mondo? Una lettura geopolitica della transizione energetica

Durante l’Assemblea Annuale di Assopetroli, tenutasi il 3 luglio 2025 a Roma, il Presidente della Fondazione Med-Or, Marco Minniti, ha letto la transizione energetica nel contesto del nuovo disordine globale regalando un’analisi geopolitica lucida del cambiamento epocale a cui stiamo assistendo. RiEnergia ha raccolto i principali spunti di questa analisi.

Strategie attive verso la transizione sostenibile sono leva di creazione di valore per le aziende?

La transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, comunemente nota come transizione verde, sta influenzando in modo profondo l’evoluzione recente del sistema economico, affermandosi come uno dei fenomeni più pervasivi nelle scelte degli attori sui mercati finanziari globali. Infatti, la finanza sostenibile è cresciuta nell’ultimo decennio ad un passo talmente rapido da non potersi più considerare come una nicchia riservata a investitori spinti da motivi etici, né un semplice esercizio reputazionale.

La fine delle buone parole nel negoziato Mosca-Washington-Kyiv

A settimane di dichiarazioni parse sin troppo cordiali agli stessi sostenitori dei negoziati, segue adesso una fase nei colloqui fra Stati Uniti e Russia alla quale a Mosca i commentatori politici hanno assegnato un nome preciso: la fine delle buone parole. È così che attorno al Cremlino considerano la minaccia del presidente americano, Donald Trump, di ripercussioni pesanti in particolare sul settore energetico in caso di mancato accordo sul piano di pace per l’Ucraina. 

L’aspetto muscolare della Presidenza di Trump

I primi due mesi della seconda presidenza Trump sono stati segnati da un registro decisamente nuovo e molto più aggressivo rispetto al passato, sia in campo politico che economico. Insieme alle contestate misure di politica interna – dalle deportazioni in massa degli immigrati ai tagli alla macchina federale, ai licenziamenti su larga scala dei dipendenti pubblici – questo nuovo registro è stato fonte di diffuse preoccupazioni, soprattutto in Europa.

2025: principali hotspot geopolitici

Il 2024 è stato un anno “sui generis” dal punto di vista della politica internazionale: per la prima volta nella storia, oltre metà della popolazione mondiale, distribuita in più di 70 Paesi, si è recata alle urne per scegliere i propri rappresentanti, dagli Stati Uniti all’India, dall’Unione Europea a Taiwan, dall’Africa occidentale al Sudamerica. 

L’attacco dell’Iran complica le relazioni tra USA e Israele?

Nel complesso scenario mediorientale, le tensioni fra Israele e Iran costituiscono un tratto strutturale sin dagli anni della rivoluzione che, nel 1979, ha portato alla caduta della monarchia Pahlavi e alla nascita della Repubblica islamica. Gli attacchi contro il ‘Piccolo Satana’ sono un topos ricorrente nella propaganda di Teheran.

Red Sea LNG route increasingly uncertain

 The route for LNG traffic through the Red Sea is becoming increasingly uncertain, after Qatar, the biggest user of the route for LNG cargoes in 2023, paused from sending its ships via the Red Sea. During the weekend of 13-14 January, the Middle Eastern producer halted ships that had been heading through the Red Sea towards the Bab al-Mandab strait at the bottom of the sea. Three laden tankers that were heading west to Europe paused to wait by Oman: the Al Ghariya, Al Huwaila and Al Nuaman.

GNL: sempre più incerta la rotta del Mar Rosso

La rotta del Mar Rosso dedicata al transito delle metaniere sta diventando sempre più incerta, dopo che il Qatar, confermatosi l’anno scorso il principale utilizzatore di questa rotta per i carichi di GNL, ha sospeso l’invio delle sue navi. Nel fine settimana del 13 e 14 gennaio, il produttore mediorientale ha fermato le navi che attraversavano il Mar Rosso attraverso lo stretto di Bab al-Mandab, in mezzo al mare.

Gli Houthi, lo Yemen e la crisi globale nel Mar Rosso

Non c’è bene più globale della libertà di navigazione. Eppure, la crisi nel Mar Rosso sta mettendo a nudo la grande frammentazione dell’ordine mondiale. Dopo tre mesi di attacchi degli Houthi dello Yemen, a metà tra pirateria e terrorismo marittimo, contro le navi commerciali – legate a Israele e non - in transito fra Mar Rosso meridionale e Bab el-Mandeb, non c’è un’iniziativa multilaterale condivisa e, neppure, una posizione politica comune da cui partire per decidere ‘che fare‘.

Sanzioni energetiche: Usa e Ue colpiscono il gas di Mosca

Il 24 febbraio 2022 la Russia invadeva l’Ucraina; al netto di tensioni storiche tra i due paesi, quel giorno sancì l’inizio di un conflitto che dura ancora oggi e che ha provocato danni incalcolabili ed una perdita di vite umane altrettanto alta. Da allora, l’Unione Europea e gli Stati Uniti, nel tentativo di arrestare l’avanzata russa, hanno utilizzato lo strumento delle sanzioni: il più forte mezzo di dissuasione tra quelli che non prevedono l’intervento armato.

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