::

MONDO ENERGIA | 96 ARTICOLI

Le rinfusiere ed il commercio di energia: funzionamento e fondamentali di mercato

La crisi in Ucraina ha determinato un crescente interesse per il commercio delle materie energetiche, dal petrolio al carbone passando per il gas naturale. Mentre il commercio intra europeo di petrolio e gas avviene, per lo più, tramite condotte, la maggioranza delle importazioni extra-europee avvengono via nave, così come la quasi totalità dell’import di carbone. Per tale motivo è importante determinarne il funzionamento e le principali criticità di mercato.

Cosa grava sullo shipping di risorse energetiche?

Il legame tra le navi e il traffico di materiale energetico è strettissimo, giacché per mare viaggia una quantità impressionante di questo genere di cargo. È molto il gas naturale quotidianamente imbarcato sulle cosiddette LNG carriers, sebbene i metri cubi che finiscono a bordo di queste navi siano una frazione contenuta del metano, propano, ecc. internazionalmente commerciato, trattandosi d’idrocarburi principalmente trasferiti via condotta. Come pure è moltissimo il carbon fossile spedito via mare. Siamo, infatti, in questo caso di fronte a un bene fondamentale per il funzionamento tanto del settore siderurgico, quanto degli impianti alimentati a vapore. E quest’ultimi sono tuttora parecchio diffusi. Particolarmente, in Asia, la quale è un’area largamente dipendente dalla lignite, dalla litantrace, ecc. recuperabile in Australia, in Sud Africa e in Russia.

Lo scontro Usa-Iran prende di mira il mercato parallelo del petrolio

Il 26 maggio scorso, su richiesta degli Stati Uniti, le autorità greche hanno disposto il sequestro di una nave russa contenente oltre 100.000 tonnellate di greggio iraniano. Ormeggiata in acque territoriali greche, la nave era stata originalmente bloccata il 15 aprile perché sospettata di violare le sanzioni sulla Russia. L’equipaggio contava 19 russi e la nave era di proprietà della Promsvyazbank, sottoposta a sanzioni Ue, ma dal marzo scorso passata ad una seconda compagnia russa, la Transmorflot, non colpita dalle sanzioni. Dapprima battente bandiera russa, quest’ultima, il 1 maggio, è stata sostituita con quella iraniana, portando quindi all’intervento Usa, che ha disposto il nuovo sequestro per via delle sanzioni che gravano sull’Iran.

L’aumento dei costi di nolo e l’impatto sul trasporto navale di energia

Trasportare energia via mare, che sia gas naturale liquefatto (GNL), carbone o petrolio, ha degli oneri: fra questi vi rientrano i costi di noli.  Di cosa si tratta? Per capirlo partiamo dalla disciplina giuridica di noleggio di nave, la quale trova fondamento negli artt. da 384 a 395 del Codice della Navigazione del 1942. Secondo la nozione legislativa, il noleggio di nave è un contratto con il quale un soggetto (noleggiante), il quale riveste il ruolo di armatore, in corrispettivo del nolo pattuito, si obbliga a compiere con una nave determinata uno o più viaggi prestabiliti, oppure, entro un periodo di tempo convenuto, i viaggi ordinati dal noleggiatore alle condizioni stabilite dal contratto.

Dalle petroliere alle metaniere: come si trasporta l’energia

Il mercato internazionale Oil&Gas è stato da sempre condizionato dal trasporto di queste commodities dai Paesi produttori a quelli consumatori, in ragione dello squilibrio tra le risorse disponibili e i consumi. Inoltre, è stato soggetto a crisi internazionali e instabilità politiche nelle aree di produzione: la Crisi di Suez nel 1956, la prima crisi petrolifera del 1973 in cui il mondo occidentale si trovò coinvolto nella più grave crisi economica dopo il 1929. Successivamente la guerra tra Iran e Iraq del 1980 e la Guerra del Golfo del 1990.

Il conflitto russo-ucraino e il futuro dell’OPEC

Il conflitto russo-ucraino ha radicalmente cambiato il panorama degli scambi internazionali di combustibili fossili. L’Unione Europea ha improvvisamente realizzato che il suo livello di dipendenza dal gas, dal petrolio e dal carbone proveniente dalla Russia è politicamente insostenibile, e incompatibile con la piena sovranità della sua politica estera. Sebbene la Russia non abbia inizialmente affatto minacciato l’interruzione delle forniture, è l’Unione Europea che si sta muovendo, seppure a fatica, nella direzione di ridurre drasticamente le importazioni di petrolio e gas russo, mentre le importazioni di carbone verranno interrotte a partire da agosto.

Tendenze e peculiarità del sistema energetico italiano

Nonostante l’aumento senza precedenti dei prezzi del gas e dell’elettricità (concentrato però nella seconda parte dell’anno) il 2021 è stato l’anno del grande rimbalzo dei consumi energetici italiani dopo il calo del 9,5% registrato nel 2020, senza precedenti in tempi di pace. A dimostrazione della relativa rigidità dei consumi di energia ai prezzi, almeno nel breve periodo. Secondo una stima preliminare ENEA su dati in parte parziali e provvisori, nel 2021 i consumi di energia primaria sono aumentati di oltre l’8%. Si stima che siano stati “recuperati” circa l’80% dei consumi di energia “persi” nel 2020.

L'onda lunga dell'attacco ad Abu Dhabi: dal petrolio alla geopolitica

Il recente attacco missilistico degli Houthi ad Abu Dhabi rischia d'innescare un'escalation tra le parti che minaccia la stabilità della regione e dei mercati petroliferi globali.

Lunedì 17 gennaio, cinque missili e un numero imprecisato di droni sono stati lanciati sul territorio degli Emirati Arabi Uniti. Nonostante i sistemi avanzati di difesa aerea, un drone ha raggiunto l'aeroporto di Abu Dhabi provocando un incendio, mentre un altro ha colpito la zona industriale di Mussafah facendo esplodere tre autocisterne e provocando tre morti e sei feriti.

Kazakistan: tra materie prime e intrecci geopolitici

La prima tempesta geopolitica che ha colpito il mondo – e i mercati – nel 2022 è stata quella che ha interessato il Kazakistan. Nel gigante geografico ed energetico centro asiatico, a inizio gennaio, si sono infatti registrate partecipatissime mobilitazioni di piazza, scoppiate per il rincaro del carburante. Che nulla ha avuto a che vedere con il ricatto geopolitico di Putin nei confronti dell’Europa, ma molto con l’autoritarismo e le disuguaglianze interne.

Rialzo delle materie prime: effetto temporaneo o primi segnali di un superciclo?

La ripresa dell’economia mondiale è coincisa con un recupero significativo dei prezzi delle principali materie prime. La tendenza rialzista non si è esaurita nel 2020: le quotazioni di quasi tutte le commodity si sono mantenute incanalate lungo un percorso espansivo che ha trovato conferma, a ritmi accelerati, per tutta la prima metà del 2021. Nella maggior parte dei comparti i prezzi in euro hanno raggiunto livelli mai osservati in passato, al punto da interrogarci sulla possibilità che l’economia mondiale si trovi di fronte a un nuovo “superciclo” ovvero, che i recenti rincari rappresentino il primo step di una tendenza rialzista destinata a perdurare nel tempo.

Page 3 of 10 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 »
Execution time: 429 ms - Your address is 18.97.14.81