MONDO ENERGIA | 23 ARTICOLI
Trasportare energia via mare, che sia gas naturale liquefatto (GNL), carbone o petrolio, ha degli oneri: fra questi vi rientrano i costi di noli. Di cosa si tratta? Per capirlo partiamo dalla disciplina giuridica di noleggio di nave, la quale trova fondamento negli artt. da 384 a 395 del Codice della Navigazione del 1942. Secondo la nozione legislativa, il noleggio di nave è un contratto con il quale un soggetto (noleggiante), il quale riveste il ruolo di armatore, in corrispettivo del nolo pattuito, si obbliga a compiere con una nave determinata uno o più viaggi prestabiliti, oppure, entro un periodo di tempo convenuto, i viaggi ordinati dal noleggiatore alle condizioni stabilite dal contratto.
Il mercato internazionale Oil&Gas è stato da sempre condizionato dal trasporto di queste commodities dai Paesi produttori a quelli consumatori, in ragione dello squilibrio tra le risorse disponibili e i consumi. Inoltre, è stato soggetto a crisi internazionali e instabilità politiche nelle aree di produzione: la Crisi di Suez nel 1956, la prima crisi petrolifera del 1973 in cui il mondo occidentale si trovò coinvolto nella più grave crisi economica dopo il 1929. Successivamente la guerra tra Iran e Iraq del 1980 e la Guerra del Golfo del 1990.
Quale energia utilizzeremo? Come ci sposteremo? Le energie da fonti rinnovabili avranno la meglio sulle fossili? L'innalzamento degli obiettivi di riduzione delle emissioni previsti dal programma Green Deal impone un ripensamento degli scenari dei nostri sistemi energetici al 2030. A tal proposito RSE si è impegnata in un esercizio scenaristico, partendo dagli obiettivi fissati dal PNIEC e tenendo però conto sia dei nuovi target di emissione, sia di una serie di fattori devianti che riguardano le prospettive demografiche ed economiche, che con la pandemia hanno subito un forte impatto.
Lo scorso 26 aprile, la francese Total ha annunciato la sospensione, per almeno due anni, dei lavori di avanzamento del progetto Mozambique LNG (valore complessivo di 20 miliardi di dollari) a causa del deterioramento del quadro di sicurezza nella regione settentrionale mozambicana di Cabo Delgado. Total sperava di iniziare la produzione e la commercializzazione del gas naturale liquefatto nel 2024, ma presumibilmente dovrà attendere almeno alla fine del 2025, sempre che l’andamento del mercato energetico globale non influenzi le dinamiche dell’investimento in Mozambico e del progetto nel suo insieme. Lo scorso febbraio, il CEO di Total Patrick Pouyanne aveva dichiarato che Mozambique LNG avrebbe prodotto 12,9 milioni di tonnellate di gas all’anno ed era stato completato al 21%.
La pandemia non ha fermato gli investimenti nel downstream del GNL in Italia. In base ai dati del rapporto sul primo semestre 2020 dello SSLNG WATCH di REF-e sono 13 i depositi satellite entrati in funzione nel primo semestre, di cui 1 dedicato a un’utenza industriale off-grid, 1 a un distributore di solo GNC, e 11 per distributori di GNL e GNC. A fine giugno 2020 erano saliti a 120 i depositi satellite di GNL totali, mentre più di 70 risultano attualmente i progetti in corso di valutazione.
Le istituzioni stanno lavorando da tempo sul tema della mobilità sostenibile, spingendo anche in direzione di una transizione verso combustibili alternativi e, per l’appunto, più sostenibili. Per farlo, la politica si sta avvalendo di tre grandi leve: quella dell’infrastrutturazione, quella della regolamentazione e, infine, quella dell’incentivazione.
Quando, fra qualche tempo, avremo alle spalle questo difficile periodo di emergenza e sarà possibile valutare con chiarezza tutti gli effetti – sanitari, sociali, economici - della pandemia in atto, potranno essere tratte delle conclusioni più definitive circa l’impatto sui vari comparti. Tuttavia, quello che fin da ora si può certamente dire è che il trasporto navale, a fronte di ingentissime perdite, stimabili globalmente in circa il 70% del fatturato rispetto allo stesso periodo degli anni passati, non ha ricevuto alcuna attenzione e nessuna forma di aiuto.
L’uccisione da parte degli Stati Uniti del generale iraniano Qassem Suleimani e l’acuirsi della crisi in Libia dopo l'intervento militare della Turchia hanno visto il 2020 aprirsi con una fase di acute tensioni internazionali che potrebbe riverberarsi sulla stabilità dei mercati energetici internazionali. Quali saranno le conseguenze di un’escalation nel Medio Oriente e Nord Africa sul mercato del gas?
Anche nell’edizione del 2017 il World Energy Outlook (WEO) non ci assilla troppo con la profusione di scenari che nelle passate edizioni, anziché aiutare il decisore politico, riuscivano spesso solo a confonderlo. Ormai da qualche anno, infatti, mette in primo piano la descrizione di un futuro energetico intermedio tra uno scenario di riferimento, che declina le politiche energetiche in atto, e uno scenario di sviluppo sostenibile, che mira al deciso contenimento dei cambiamenti climatici:
Il fabbisogno mondiale di energia dipende in larga parte dalle fonti fossili, condizione che non si modificherà nel prossimo futuro. Nel World Energy Outlook 2016, l’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE) afferma che i combustibili fossili “continueranno ad essere l’asse portante del sistema energetico mondiale per diversi decenni a venire”. Il BP Energy Outlook formula previsioni similari.