Sono trascorsi 10 anni dall’inizio della più grave crisi economico-finanziaria dell'ultimo secolo e, forse, sono passati invano. E non solo perché la ripresa è quantitativamente debole e gli effetti sociali della crisi sono ben lontani dall’essere risolti (basti ricordare che il tasso di disoccupazione in Italia alla fine del 2007 era del 6,5%, quello registrato a giugno 2017 è stato dell'11,1%), ma anche perché tutti gli elementi strutturali della finanza privata che ha innescato la crisi sono ancora presenti e forti e nessuna seria regolamentazione pubblica è stata introdotta per evitare il ripetersi di simili eventi.
Il cambiamento climatico minaccia gli elementi fondamentali della vita umana, la produzione alimentare, la salute e l’uso delle risorse e dell’ambiente. L’Accordo di Parigi del dicembre 2015 (COP21), entrato in vigore a fine 2016 e adottato da 197 Paesi, definisce un piano d’azione globale e vincolante per limitare il riscaldamento terrestre al di sotto dei 2 °C rispetto ai livelli pre-industriali.
Stato delle risorse idriche del Pianeta, disponibilità e accessibilità, siccità e alluvioni, nuove tecnologie e tematiche sociali, ma anche spettacoli ed incontri culturali. Tutto questo è il Festival dell’Acqua, ideato e promosso da Utilitalia (la Federazione delle aziende che si occupano di acqua ambiente e energia), in collaborazione con Acquedotto pugliese (AQP), che l’8 ottobre ha aperto i battenti a Bari e che resterà in scena fino all’11.
1. Le compagnie di assicurazione, che proteggono milioni di proprietà contro i danni provocati da temporali e altri rischi meteorologici, sono state tra le prime a interessarsi ai rischi derivanti del cambiamento climatico. Munich Re, la più grande compagnia di riassicurazione, si preoccupa dei rischi climatici dal 1973. Ancora oggi, i gruppi assicurativi assumono nel loro organico alcuni tra i più noti climatologi a livello globale.
2. Il numero di disastri legati al clima – alluvioni, siccità, uragani, ondate di calore e incendi – è triplicato dai primi anni Ottanta ad oggi, arrivando fino a circa 700 in un anno.
A livello globale sta aumentando la sensibilità degli investitori istituzionali alle tematiche ambientali e al cambiamento climatico. Come si sta muovendo il settore assicurativo?
In linea generale, la consapevolezza dei grandi gruppi assicurativi riguardo alle tematiche ambientali è in crescita. Tuttavia, occorre fare una distinzione e capire che le compagnie assicurative svolgono un doppio ruolo in tema di investimenti finanziari: un ruolo attivo, dal momento che rientrano a pieno titolo tra gli stessi investitori istituzionali; un ruolo passivo, se si considera che le stesse possono essere a loro volta oggetto di investimento.