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In base al Decreto Legislativo n. 128/06 e ai successivi provvedimenti, la Guardia di Finanza svolge attività ispettive e di controllo che garantiscono il rispetto della legalità nel settore della commercializzazione del GPL, sia da un punto di vista fiscale sia da quello più strettamente amministrativo.
Dopo un anno segnato dalle difficoltà connesse alla pandemia, il settore industriale italiano e in esso il comparto dell’energia, sono coinvolti in un processo di ripartenza che, supportato dai fondi del Recovery Plan, si auspica possa essere occasione di un vero rilancio della crescita e competitività del nostro Paese. In questo contesto si affaccia, dopo anni di dormienza, la prospettiva di approvazione di una Legge sulla Concorrenza, provvedimento veicolo di riforme volte, come chiaramente suggerito dal nome, alla promozione delle dinamiche concorrenziali in vari settori economici e sociali.
I consumatori finali dei mercati di vendita al dettaglio o retail dell’energia elettrica e del gas naturale, sono oggi liberi di scegliere i propri fornitori in quasi tutti i mercati degli Stati Membri dell’Unione Europea. E, almeno in teoria, i fornitori di servizi retail possono entrare in tali mercati e competere liberamente e in condizioni di parità con altri fornitori per la conquista di nuove fette di mercato. Questi, sono alcuni dei principali risultati del processo di liberalizzazzione che in Europa, nei mercati piu maturi, è ormai entrato nel terzo decennio.
Le gare per l’affidamento del servizio di distribuzione gas tramite ambiti territoriali minimi (ATEM) vengono introdotte dall’art. 46-bis del Decreto Legge n. 159/07, diventando lo strumento obbligatorio per l’affidamento con l’approvazione dell’art. 24 del D.Lgs n. 93/2011: da quel momento è stato definitivamente introdotto il “blocco” degli affidamenti del servizio “per singolo comune”. Ne è seguita una ampia produzione di normativa secondaria (soprattutto nel 2011) da parte del MISE, con provvedimenti volti a stabilire la formazione/composizione degli ATEM (Decreto Ambiti e Decreto Comuni) ed i criteri per lo svolgimento della gara, comprensivi anche delle regole (integrate e meglio specificate con le Linee Guida) per la definizione del valore di rimborso spettante al gestore uscente (VIR).
I gestori dei sistemi di distribuzione, più spesso indicati come DSO (Distribution System Operators), sono responsabili delle reti di distribuzione e assicurano le forniture di acqua, elettricità, gas o altre commodities. In molti paesi, come l’Italia, le attività del DSO assolvono a una missione di servizio pubblico che garantisce ai cittadini il diritto di accesso all’energia. A seconda degli Stati, un DSO può essere responsabile di uno o vari tipi di rete.
Pitesai sta per Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee. L’acronimo, di conio grillino, vede la luce all’inizio del 2019: alle polemiche di No Triv e Verdi per il rilascio di alcuni permessi ambientali per la ricerca di idrocarburi, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa risponde con una nota annunciando un prossimo provvedimento blocca-trivelle – nonostante l’esito contrario del referendum di tre anni prima. Gli fa eco pochi giorni dopo l’allora sottosegretario allo Sviluppo economico Davide Crippa (M5S), annunciando un emendamento al decreto Semplificazioni allora in fase di conversione in legge. Gli emendamenti, tutti targati M5S, saranno addirittura quattro.
La transizione energetica deve necessariamente confrontarsi con i costi da sostenere affinché si possa considerare credibile. In un recente articolo, è stato affrontato un particolare aspetto di questa transizione con l’obiettivo di fornire un contributo informativo il più possibile oggettivo sulla situazione italiana.
Nell’anno che si chiude abbiamo assistito a una brusca frenata dei consumi petroliferi che ci ha fatto tornare indietro di trent’anni. I consumi di benzina sono calati di oltre il 20% e quelli di gasolio del 17%. Alla luce dell’esperienza vissuta nel 2020 può essere utile fare qualche riflessione su alcuni slogan e sulle politiche volte a ridurre l’impatto ambientale del settore energetico.
Dal 2013, Assogasliquidi/Federchimica rappresenta all’interno di Confindustria il settore del GNL in tutta la filiera del prodotto: dalle imprese titolari delle infrastrutture di approvvigionamento, a quelle che provvedono alla distribuzione, nonché alle aziende che forniscono apparecchiature, impianti e servizi di trasporto del prodotto.
Lo scorso 22 ottobre all’interno del convegno “Responsabilità sociale, sostenibilità ambientale e sicurezza: il GNL per la ripartenza, guardando al futuro” è stato svolto un approfondimento sulla gestione in sicurezza delle attività di bunkeraggio di GNL, con l’indicazione degli elementi per una guida tecnica a supporto delle procedure di rifornimento.