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ARCHIVIO | 150 ARTICOLI

Le controproducenti politiche europee rischiano di affossare la decarbonizzazione

In USA viene varato l’Inflation Reduction Act (IRA), un piano di 369 miliardi di dollari, che finanzia gli investimenti industriali nei settori dell'energia pulita (in particolare produzione di veicoli elettrici, batterie, pannelli solari, turbine eoliche) e riserva i crediti d’imposta a chi acquista prodotti green realizzati negli Stati Uniti.

La Commissione Europea risponde con Il Green Deal Industrial Plan, presentato al forum economico di Davos dalla Presidente von der Leyen. Il Piano sarà articolato in due provvedimenti: il Net-Zero Industry Act e il Critical Raw Materials Act. In entrambi i casi sono previste misure finalizzate a rendere competitivi gli investimenti industriali in produzioni coerenti con gli obiettivi europei di decarbonizzazione.

2022: un anno difficile per l’ambiente

Potremmo dire che il 2022 è stato un anno difficile per l’ambiente; tuttavia, pensandoci bene, l’ambiente siamo noi. A volte, parlare dei problemi ambientali rischia di porci in una posizione pericolosamente distaccata: sarebbe il momento di comprendere che non stiamo parlando di qualcosa che è altro da noi, bensì di noi stessi, del nostro stile di vita e delle nostre scelte, presenti e future. Quindi, accertato il sillogismo, il 2022 è stato un anno difficile per Sapiens: dal punto di vista dei mancati passi avanti delle politiche ambientali internazionali, ma soprattutto dal punto di vista delle condizioni climatiche estreme che si sono susseguite in giro per il mondo.

Misurare la decarbonizzazione dei trasporti: ora si può

Nella visione della UE, la decarbonizzazione del settore dei trasporti potrà essere raggiunta solo ricorrendo al vettore elettrico ritenuto a “zero emissioni” di CO2. Ciò vale in particolare per il trasporto stradale leggero il quale negli ultimi anni è stato destinatario di misure che, partendo da questo assunto, hanno progressivamente penalizzato il motore a combustione interna (MCI) fino ad arrivare al phase-out previsto per il 2035.

Studio di fattibilità per la realizzazione di un impianto dimostrativo per la produzione di e-fuels

Ad oggi la domanda di mobilità in Italia è soddisfatta per la stragrande maggioranza dai prodotti di origine fossile ed il sistema dei trasporti contribuisce per circa un quarto alle emissioni totali di CO2: la situazione è chiaramente insostenibile ed è necessario ed urgente che il sistema dei trasporti si evolva per concorrere alla progressiva decarbonizzazione dell’intera economia.

Sustainable biomass availability in the EU towards 2050

Accessibility to sustainable low-carbon biofeedstock is one of the key drivers to achieve a low carbon EU economy by 2050.

In this context, one of the key questions regarding the role of biofeedstocks in the energy sector is the potential availability of sustainable biomass in the EU and UK, and under which conditions and assumptions biomass availability can be improved and biomass potential maximised safely and sustainably by 2050 without any negative impacts (e.g. by preserving natural high-value areas, maintaining and improving biodiversity, and reducing the use of arable land as well as the use of fertilisers and other chemical inputs).

La disponibilità di biomassa in Europa al 2050

Nell'ambito del Green Deal europeo, l’utilizzo della biomassa sostenibile derivante da materiale organico come alberi, piante e rifiuti agricoli ed urbani è considerato un elemento chiave per raggiungere la neutralità climatica al 2050.

Tuttavia, il ruolo che avranno le materie prime biologiche nel settore energetico dipende dalla effettiva disponibilità di biomassa sostenibile e dall’esistenza di condizioni per massimizzarne il potenziale senza impatti negativi sull’ambiente (preservare la biodiversità, difendere le aree naturali di alto valore, ridurre l’uso di fertilizzanti e altri prodotti chimici).

Renewable and Low Carbon Fuels Alliance: temi, obiettivi e ruolo di FuelsEurope

La decarbonizzazione del trasporto è, uno degli obiettivi più ambiziosi del  “ Fit for 55” , il pacchetto di riforme promulgato dalla Commissione europea, incentrato sul duplice obiettivo della  decarbonizzazione dell’economia  entro il 2050 e della digitalizzazione. Per conseguire gli obiettivi ambiziosi, occorre poter contare su tutte le tecnologie  a basso contenuto di carbonio. I carburanti rinnovabili ed a basso tenore di carbonio si configurano come alternative  ottimali ai combustibili liquidi convenzionali di origine fossile, per ridurre le emissioni in tutte le forme di trasporto e ottenere la neutralità climatica entro il 2050. L’avvio della “Renewable and Low Carbon Fuels Value Chain Industrial Alliance” rappresenta  uno strumento essenziale per il loro sviluppo. Ne abbiamo parlato con Alessandro Bartelloni, Direttore di FuelsEurope, l’Associazione europea, con sede a Bruxelles, della produzione e distribuzione di combustibili liquidi, prodotti per la mobilità, l'energia e le materie prime per le catene del valore industriale nell'UE, che proprio in questa Allenza ha un ruolo di primo piano.

La resilienza nella gestione delle supply chain crisis

A partire dalla pandemia da Covid-19 le supply chain sono state interessate da eventi dirompenti che hanno messo a nudo le tante fragilità del modello tradizionale. Da qui la necessità di cambiare un modello  di gestione che fino a quel momento aveva anche funzionato. Fino a qualche anno fa, infatti, la supply chain era gestita sotto il classico trade off livello di servizio/ottimizzazione del magazzino e dei costi. Tutte le scelte, sia quelle di natura strategica che operativa delle imprese erano legate a ottimizzare questa equazione, che poneva molta attenzione all’efficienza.

Come aumentare la resilienza delle supply chain in un contesto economico complesso?

È ormai assodato che a competere non siano più solo le singole imprese, ma le intere filiere cui queste appartengono. Ogni azienda è ormai parte di reti di imprese ad assetto variabile, con cui collabora e a volte compete nella ricerca incessante delle più opportune modalità di creazione di valore. Negli ultimi decenni, i processi di de-verticalizzazione attuati su scala globale hanno sancito che, per competere, una azienda deve appartenere o costruire supply chain a loro volta competitive e operare in contesti allargati.

Fronteggiare e resistere alle incertezze: l’esperienza di IMA

Con una grande crisi economica alle spalle, il Covid e la guerra in Ucraina, possiamo affermare che una tempesta così perfetta è difficile da ricordare, se non tornando indietro alle grandi guerre del secolo scorso. Nel caso di IMA, siamo stati fortunati, ma soprattutto strutturati per poter resistere a queste tempeste grazie ad un’attenta analisi della situazione internazionale e della nostra capacità di risposta. Il Gruppo IMA, leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo e il packaging, si rivolge principalmente ai settori Pharma e Food. Oggi si occupa anche di mobilità elettrica grazie alle recenti acquisizioni. Si tratta di settori essenziali, in cui è fondamentale investire in innovazione e sostenibilità.

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