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Banche, tassi d’interesse e quel pentolone d’oro alla fine dell’arcobaleno

Forse non i lettori di RiEnergia, ma senz’altro chi da un decennio abbondante ci legge sui social e su Twitter in particolare ci avrà sentiti stigmatizzare in maniera ricorsiva un paio di cose che volentieri riprendiamo in questa prestigiosa sede. La prima è che il denaro ha un costo. La seconda è che i sistemi energetici sono complessi.

La tempesta petrolifera e il prezzo altissimo per l’Italia

Il 5 dicembre sono partite le sanzioni europee sul petrolio russo, con una formula davvero originale, suggerita da non si sa quali fantasiosi consulenti. A febbraio dovrebbero partire anche le sanzioni alle importazioni dei prodotti petroliferi dalla Russia. Come funzionerà il tutto? Le navi di petrolio provenienti dalla Russia non possono essere comprate e quindi scaricate ai terminali di arrivo delle raffinerie europee.

L’equilibrio del mercato petrolifero sulla lama del diesel

Dai massimi di marzo scorso, quando lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina spinse il Brent ben oltre quota 100, nei mesi successivi - con qualche piroetta - il prezzo del petrolio è sceso intorno agli 80 dollari al barile, un livello da molti operatori considerato accettabile sia per i paesi produttori che per i paesi consumatori.

Crisi sul mercato del gas naturale: c’è qualcosa che (ancora) non torna!

Mancano poche settimane alle fine di questo annus horribilis dove, purtroppo, si può solo constatare che qualcosa ancora non torna. Proviamo a mettere in fila quello che è successo sul mercato gas e la reazione molto onerosa e spesso inefficace dei provvedimenti normativi e regolatori che si sono affastellati.

Gas, un anno tutto a rovescio

Se il 2022 è stato un anno senza precedenti per l’energia in generale, ciò è per certi versi ancor più vero per la filiera gas. Nell’arco di pochi mesi, il mercato del metano - fulcro dello shock energetico iniziato nel 2021 e intensificatosi con la crisi ucraina - ha visto incepparsi meccanismi cardine che da anni ne garantivano il funzionamento, trovandosi ora a marciare a tentoni, per un tempo ancora difficile da prevedere.

Quanto sarebbe effettivamente applicabile un price cap?

Nel corso delle ultime settimane si è infuocato il dibattito, non solo a livello politico, sulla potenziale misura di ‘price cap’, ovvero di definizione di un tetto massimo al prezzo di una materia prima. Prima di addentrarci nelle peculiarità tecniche delle proposte che il Consiglio chiede di fare alla Commissione, è opportuno partire da alcuni elementi puramente teorici. Il price cap ha 3 principali effetti nel medio termine:

Gas, inverno 2023: l’emergenza dietro l’angolo

Sono ormai mesi che i sistemi energetici europei sono costretti ad adattarsi il più rapidamente possibile a quello che è diventato il “new normal” del dopo invasione dell’Ucraina: la necessità di fare progressivamente a meno del gas russo. Mosca, che ancora nel 2021 rappresentava oltre il 40% della domanda di importazioni europea, sta chiudendo i rubinetti. A partire dalla seconda metà del 2021, è iniziata un’oculata (e geniale) operazione che ha prosciugato le vendite sui mercati spot, così da moltiplicare le pressioni che sul prezzo del gas già andavano accumulandosi per altre vie.

Investire nella flessibilità del sistema energetico migliora la sicurezza

Oltre a causare una grave crisi umanitaria, l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha avuto impatti di vasta portata sul sistema energetico globale, sconvolgendo il mercato e spezzando relazioni commerciali di lunga data. A quanto pare, abbiamo dimenticato la lezione degli Anni 70: non vi è possibilità di pace e libertà quando si dipende dalle forniture di paesi che usano queste ultime come strumento di ricatto politico.

Guerra, embargo e l’impatto sui prezzi del petrolio

Da più di due mesi il mondo sta vivendo una crisi che non ha precedenti: l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha portato ad un contrasto, che non trova riscontro nella storia recente, e che vede opporsi la Russia, da una parte, e Stati Uniti ed Europa dall’altra, mentre il resto del mondo è diviso tra posizioni di neutralità e di condanna dell’intervento delle truppe russe.

Le sanzioni stanno colpendo l’industria petrolifera russa, anche senza embargo

Anche se l’UE non imporrà un embargo totale al petrolio russo, le sanzioni ad oggi decise avranno comunque effetti molto pesanti sull’industria Oil&Gas di Mosca. Prima di tutto, per le compagnie russe sarà particolarmente difficile assicurarsi linee di credito internazionali e questo rappresenta un problema dato che queste ultime hanno tassi di interesse di gran lunga inferiori a quelli oggi praticati sul mercato russo che sono arrivati a toccare il 20%. Un dato senza precedenti.

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