È opportuno chiarire fin dal principio che sarebbe riduttivo identificare l’economia circolare unicamente con le attività di riciclo e recupero dei rifiuti. Queste ultime, sebbene fondamentali, sono infatti solo uno dei numerosi tasselli che compongono il paradigma dell’economia circolare, forse uno dei più ampi e complessi concetti con cui ci stiamo confrontando negli ultimi anni. Riciclo e recupero dei rifiuti sono due termini che identificano rispettivamente tutte le attività di recupero di materia e quelle di “altro tipo”, ovvero sostanzialmente il recupero di energia.
La gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) in Italia si fonda sull’attività responsabile e capace dei diversi attori della filiera, che agiscono in maniera sinergica dando vita ad un vero e proprio sistema. Al centro del sistema, multiconsortile e regolamentato, vi è il Centro di Coordinamento RAEE, ente che opera sotto la supervisione del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica e di quello delle Imprese e del made in Italy, con l’obiettivo di ottimizzare la raccolta, il ritiro e la gestione dei RAEE a livello nazionale.
La transizione verso un'economia più sostenibile è diventata una priorità mondiale negli ultimi anni. Nonostante l'aumento del peso delle energie rinnovabili nel mix energetico globale e l'incremento dell'efficienza energetica, le emissioni di CO2 continuano a salire. Ciò è in parte dovuto al fatto che, nonostante la loro crescita, le energie rinnovabili non riescono ancora a soddisfare completamente l'aumento della domanda energetica.
Il cambiamento climatico ha avuto un impatto sull'ambiente a livello globale con conseguenze negative sulla disponibilità di acqua e sulla produttività agricola. Inoltre, la crescita della popolazione ha fatto aumentare la domanda locale di risorse alimentari ed energetiche e induce un impatto negativo sugli ecosistemi a causa dell'accumulo di rifiuti e delle emissioni di gas serra.
La legge istitutiva del Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente (SNPA), che disciplina anche l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), prevede che i dati e le informazioni statistiche derivanti dalle attività di monitoraggio, controllo e ricerca attuati dal sistema costituiscano riferimento tecnico ufficiale da utilizzare per le attività di competenza della pubblica amministrazione.
In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo a causa del protrarsi del conflitto tra Russia e Ucraina, che ha privato l’Europa di una delle sue fonti principali di approvvigionamento del gas naturale, merita rilevare il ruolo pivotale che Mosca ricopriva per l’Europa, esportando il 41% del metano di cui il Vecchio Continente aveva bisogno. Da qui un evidente problema di diversificazione delle forniture.
Le energie rinnovabili sono in una fase di sviluppo rapidissima e il settore che cresce a ritmo più veloce è senza dubbio il settore solare. La International Energy Agency (IEA) ha pubblicato i dati per il 2022: 1.200 GW sono ad oggi installati nel mondo con una produzione annua di oltre 1.400 TWh e con una superfice occupata di circa 25.000 km2. Inoltre, dato assai rilevante, la produzione di energia da fonte solare sta superando quella da fonte eolica e raggiungerà entro il 2030 quella da fonte idroelettrica.
L’eolico offshore è probabilmente l’unica possibilità per incrementare le energie rinnovabili in Italia e raggiungere gli obiettivi energetici posti dalle istituzioni europee per il 2030. Secondo gli ultimi dati del report statistico annuale 2022 di WindEurope, il nostro paese si colloca al settimo posto in Europa per potenza installata di energia eolica, con solo 526 MW installati nel 2022, dei quali solo 30 near-shore.
L'energia delle onde è una fonte di energia rinnovabile che non è ancora stata sfruttata. Estrarre energia dalle onde è un compito complesso, più difficile che farlo dal vento, dal sole o dalle correnti di marea. Questo perché l'acqua di mare è corrosiva, soprattutto durante le tempeste quando si mescola con particelle sospese. Inoltre, l'energia che le onde possono produrre varia molto: nei giorni di mare calmo è quasi nulla, mentre durante le tempeste può raggiungere livelli di centinaia di kilowatt per ogni metro di costa.
A livello comunitario, dopo tanti anni di scenari errati, assunzione di obiettivi sulla decarbonizzazione caratterizzati dalla costante assenza di analisi di fattibilità e di impatto economico e sociale, sta spirando una ventata di moderato pragmatismo. Ventata cui innegabilmente sta contribuendo il governo italiano. Pragmatismo che ha trovato nella guerra russo-ucraina un humus fertile per attecchire. Le tensioni sul mercato del gas, è bene ricordarlo, emergono nella seconda metà del 2021, frutto di un disallineamento tra domanda ed offerta per esplodere, come noto, con lo scoppio della guerra russo-ucraina.