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ARCHIVIO | 135 ARTICOLI

I possibili impatti della Direttiva Case Green

L’Italia non ha ancora recepito la Energy Performance of Buildings Directive, avrà tempo sino al gennaio 2026. Tra le ragioni di questa attesa – si consideri che la direttiva è del maggio 2024 – vi è sicuramente la portata dell’impatto sul nostro Paese che, anche per le particolari caratteristiche del nostro patrimonio edilizio, è probabilmente tra i più forti in Europa.

Da edifici energivori a case intelligenti: la sfida del progetto REHOUSE

Si parla di povertà energetica quando un nucleo familiare non riesce ad accedere a servizi energetici adeguati. Questa condizione può impattare negativamente sulla qualità della vita dei soggetti coinvolti, oltre ad ostacolare la transizione ed aumentare le disparità sociali. Questo fenomeno, solitamente, origina in famiglie con un basso reddito che spesso vivono in edifici dotati di scarsa efficienza energetica e per le quali i costi dell’energia sono elevati.

Real Estate: nel 2024 crescono gli acquisti di case meno energivore

Crescono gli acquisti di ‘case green’ in Italia. Per il mercato immobiliare il 2024 è stato un anno positivo, con una crescita delle compravendite residenziali e delle prime case e un’accelerazione per le abitazioni meno energivore, considerati i crescenti costi delle bollette. Prospettive positive anche per il 2025 grazie ai tassi di interesse sui mutui, in consistente calo e previsti ancora in diminuzione nei prossimi mesi. 

Incentivi Fiscali 2025 per l'Edilizia: opportunità e novità

Nel panorama dell'edilizia italiana, gli incentivi fiscali rappresentano uno strumento fondamentale per sostenere la crescita del settore, soprattutto per promuovere la riqualificazione energetica degli edifici nell’ottica della salvaguardia del clima.  Nel 2022 il parco edilizio europeo è stato responsabile del 37% delle emissioni climalteranti responsabili di effetto serra e inquinamento dell’atmosfera, e per contrastare questa tendenza, la recente Direttiva EPBD IV emanata dall’Unione Europea – che dovrà essere recepita dagli Stati membri entro il 29 maggio 2026

La Direttiva Case Green: obiettivi e timing

Negli ultimi anni, si è affermata all’interno dei confini eurounitari una variegata architettura normativa preordinata al raggiungimento di ambiziosi obiettivi sul piano della riduzione di emissioni di gas a effetto serra. In primis, si punta al conseguimento della neutralità climatica entro il 2050 e, a livello “intermedio”, alla riduzione entro il 2030 delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990.

Una leadership per la transizione

Solo 10 anni fa la rappresentazione del mondo come è oggi sarebbe sembrata improponibile e ai limiti della fantascienza. Pur sotto i primi colpi disgreganti di un progressivo scollamento dei rapporti internazionali, ci si trovava ancora in un quadro globale di relativa stabilità in tutti i campi, dall’economico al politico, dal tecnologico all’energetico, dal sanitario al sociale. 

COP29, Trump e le nuove variabili da considerare

Con l’appena conclusasi COP29 a Baku, il mondo ha guardato nuovamente al summit che annualmente può segnare una svolta nelle politiche climatiche globali. Tra i risultati raggiunti, in sintesi, le nazioni sviluppate hanno concordato di canalizzare almeno 300 miliardi di dollari all’anno entro il 2035 verso i paesi in via di sviluppo per affrontare il cambiamento climatico; questo quello che è stato denominato New Collective Quantified Goal (NCQG). 

COP 29: il dissidio tra realtà e ideale

Nell'eterno ritorno dei temi immortali delle COP - la messa al bando dei combustibili fossili, mai più centrali a carbone, fondi ai paesi poveri per sostenere la mitigazione e l'adattamento, target più ambiziosi, stop ai sussidi per i fossili, crediti di carbonio, deadline di vario genere - due sembrano essere stati quelli rilevanti nella conferenza di Baku.

Transizione e riorganizzazione della filiera O&G

Gli scenari legati al cambiamento climatico globale richiamano l’attenzione sulla necessità di agire per invertire una tendenza che potrebbe avere impatti devastanti per il nostro Pianeta, ed il mondo dell'Energia- di cui il settore Oil e Gas fa parte-, ha sicuramente un ruolo chiave  da giocare in questo contesto. 

I pillars per traguardare la transizione energetica

Traguardare l’obiettivo di transizione energetica presuppone un percorso lungo, complesso e anche economicamente oneroso, e come tale presuppone l’utilizzo di tutte le tecnologie sostenibili, sia di quelle tradizionali oggi già disposizione, che di quelle nuove in fase di implementazione su scala più ampia. 

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