::

ARCHIVIO | 150 ARTICOLI

La nuova vita delle piattaforme della California

Le perforazioni offshore di petrolio e gas costituiscono spesso motivo di dibattito presso le comunità locali che le ospitano, e la California non fa certo eccezione, specie dopo che, nel 1969, una piattaforma al largo di Santa Barbara riversò dagli 80.000 ai 100.000 barili di greggio in mare in seguito ad un guasto. Se per anni, però, il dibattito è ruotato intorno all’operatività degli impianti, oggi la questione riguarda quelle 27 piattaforme sparse lungo la costa che, giunte a fine vita, devono essere smantellate completamente o, al contrario, lasciate lì dove sono e convertite in barriere artificiali.

Verso una riforma “verde” della fiscalità ambientale

L’inquinamento atmosferico, delle acque e dei territori provocato dalle attività umane è causa di un notevole peggioramento della qualità della vita nei nostri centri urbani ed è al contempo uno dei principali fattori scatenanti del cambiamento climatico. Il Governo italiano, sin dal suo insediamento, ha considerato la tutela della qualità della vita come punto di riferimento imprescindibile per la programmazione delle politiche pubbliche. In questo contesto, la definizione di un’agenda chiara e concreta per la riconversione ecologica delle attività produttive e del consumo di energia a fini domestici riveste un ruolo centrale all’interno di un approccio integrato e multidisciplinare alla promozione del benessere.

Sussidi dannosi per l’ambiente: come cambia il catalogo

A breve saranno resi pubblici in via ufficiale i dati del 2° Catalogo dei Sussidi Ambientali per l’anno 2017, frutto di un notevole sforzo di approfondimento e sinergia tra il Ministero dell’Ambiente e gli altri Dicasteri nonché le autorità indipendenti, i portatori d’interesse ed il mondo accademico e della ricerca; un impegno comune ed imprescindibile per l’attuazione di politiche ambientali ed economiche all’altezza delle sfide globali lanciate con l’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, con l’Agenda 2030 dell’ONU per uno sviluppo sostenibile, con il Piano d’azione di Addis Abeba, con i target della Convenzione sulla Biodiversità e con l’istituzione dell’Unione dell’Energia a livello europeo.

Sussidi al consumo di combustibili fossili: quali riforme su scala mondiale?

Secondo i nuovi dati dell'Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE), l'aumento dei prezzi del petrolio nel 2018 (media annua) ha avuto come effetto la crescita dei sussidi globali al consumo di combustibili fossili che sono tornati ai livelli del 2014, evidenziando così l’inefficacia delle riforme intraprese negli ultimi anni.

Sussidi sì, sussidi no

Secondo la definizione data dall’Ocse, per sussidio normalmente si intende “una misura che mantiene i prezzi per i consumatori al di sotto dei livelli di mercato, o mantiene i prezzi per i produttori al di sopra dei livelli di mercato o che riduce i costi per i produttori e i consumatori, tramite sostegno diretto o indiretto”.

Sulla questione sussidi il dibattito è sempre molto acceso, soprattutto quando si parla di quelli relativi ai combustibili fossili, oggetto di interesse a livello internazionale

Ma chi pagherà l’abolizione dei sussidi?

Sarà capitato a tutti, almeno una volta nella vita, di assaggiare il pesto genovese: e se vi dicessimo che di genovese potrebbe essere rimasto poco più che il vasetto e che il pesto, invece, proviene dalla Tunisia? Ebbene, dal 2009 ad oggi, ovvero da quando sono state aumentate le accise sul gasolio destinato alla coltivazione in serra, in inverno tante delle pregiate foglioline di basilico che hanno reso celebre il prodotto genovese non crescono più sulle alture liguri, ma in Tunisia, da dove intraprendono un lungo viaggio – sicuramente poco eco-friendly – fino alle nostre tavole.

Trasporti sostenibili: chi inquina paga?

Trasporti, sviluppo sostenibile e ambiente: non è vero che chi più inquina più paga. E l’auto elettrica, al momento, non è propriamente un ‘miracolo a impatto zero’. Lo abbiamo detto come Conftrasporto il 18 giugno scorso e lo ribadiremo alla prossima edizione del Forum Internazionale dei Trasporti, in programma a Cernobbio il 21 e 22 ottobre prossimi.

Idrocarburi non convenzionali: luci e ombre

Da almeno una quindicina di anni sempre più spesso si parla di idrocarburi non convenzionali. In molti casi, la provenienza di questi particolari idrocarburi ha generato, anche nel pubblico attento e di buona cultura, qualche problema legato alla comprensione della natura di questa risorsa energetica primaria. In altri termini, cosa significa non convenzionali? A quali ulteriori rischi ci espongono? Dopo aver precisato che, dal punto di vista della composizione chimica, del contenuto energetico e del loro utilizzo finale gli idrocarburi convenzionali e quelli non convenzionali sono del tutto identici, la differenza risiede solo nel tipo di giacimento in cui sono intrappolati nel sottosuolo.

Shale gas & tight oil: una questione americana

Nonostante siano estratti su scala industriale in un solo Paese - gli USA - il light tight oil e lo shale gas sono ormai da almeno 5 anni i principali market movers globali nel settore dell'energia. I giacimenti non convenzionali da cui vengono estratti con tecniche di perforazione e trivellazione avanzate hanno, infatti, una caratteristica che li ha resi un game-changer straordinario: la produttività.

Sabbie Bituminose: Canada protagonista e pronto a rilanciare sull’export

Nel panorama delle fonti fossili non convenzionali, la notorietà delle sabbie bituminose (oil sands in inglese) è stata sinora ampliamente inferiore a quella dello shale gas. Probabilmente per l’effetto superiore che quest’ultima risorsa ha avuto sul mix energetico della maggiore superpotenza mondiale, ovvero gli Stati Uniti d’America.

Page 14 of 15 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 »
Execution time: 444 ms - Your address is 44.192.49.72