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Decarbonizzazione del parco residenziale: il punto di vista dei politici

In materia di decarbonizzazione dei consumi residenziali, con l’adozione della Direttiva EPBD e la sua successiva implementazione è sempre più pressante la necessità di  conciliare il raggiungimento degli obiettivi e al tempo stesso salvaguardare la competitività delle imprese europee, tutelare il consumatore, consentendo quindi a tutte le tecnologie presenti sul mercato di concorrere, in un’ottica di neutralità tecnologica, al raggiungimento degli obiettivi stessi.

La politica di incentivazione del Governo è ispirata al principio di gradualità

Così come emerge dai dati dello studio di BIP Consulting, dal titolo Decarbonizzazione dei consumi termici residenziali, operare un cambiamento nel sistema di riscaldamento del Parco Residenziale italiano è difficile. Una difficoltà di cui il Ministero tiene conto sia nel lavoro di recepimento della Direttiva EPBD, sia nel conseguimento degli obiettivi di neutralità climatica posti dall’Unione, all’insegna di un equilibrio fra questi obiettivi e la realtà del paese, sia sotto un profilo di energia primaria che dei sistemi di trasformazione dell'energia primaria. E lo fa in una chiave di gradualità.

Le sfide per la decarbonizzazione residenziale

Lo studio “Decarbonizzazione dei consumi termici residenziali” - realizzato da BIP Consulting per conto di PROXIGAS, ASSOGAS, Assogasliquidi, Assotermica e Utilitalia - si inserisce nel contesto della revisione della Direttiva europea sull’efficienza energetica degli edifici (EPBD), che prevede per il comparto residenziale una riduzione del 16% del consumo di energia primaria entro il 2030, rispetto ai livelli del 2020. In Italia ciò si traduce in un obiettivo di -6,3 Mtep, che implica una profonda trasformazione del sistema impiantistico ed edilizio nazionale.

Direttiva EPBD: l’attuazione ed il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione del residenziale

La Direttiva sulla Prestazione Energetica nell’Edilizia (Energy Performance of Buildings Directive - EPBD) delinea il percorso europeo per la decarbonizzazione del parco immobiliare entro il 2050, guidando gli Stati membri nei loro sforzi verso questo obiettivo. Definisce altresì un quadro normativo che prevede per gli Stati membri un divieto di installazione di nuove caldaie alimentate a combustibili fossili dal 2040.

Pope Franci’s action and the Laudato Sì Movement

A few weeks after the death of Pope Francis, RiEnergia wanted to remember his action for the environment that, among other things, inspired environmental movements such as the Laudato Sì Movement. With the executive director of this movement, Lorna Gold, we discussed the revolutionary action of Pope Francis on the environment and care of creation, the future of the Catholic Church's commitment on these issues and the initiatives promoted by the Movement.

L’azione di Papa Francesco e il Laudato Sì Movement

A distanza di poche settimane dalla morte di Papa Francesco, RiEnergia ha voluto ricordare la sua azione per l'ambiente che, tra le altre cose, ha ispirato movimenti ambientalisti come il Laudato Sì Movement. Con il direttore esecutivo di questo movimento, Lorna Gold, abbiamo discusso dell'azione rivoluzionaria di Papa Francesco in materia di ecologia e tutela del creato, del futuro impegno della Chiesa Cattolica su questi temi e delle iniziative promosse dal Movimento.

Il messaggio forte di Papa Francesco su ambiente e clima

Nelle tante commemorazioni di Papa Francesco c’è un tema, non a caso quasi dimenticato, eppure molto presente nella sua riflessione, quello dell’emergenza climatica. Proprio dieci anni fa con l’enciclica Laudato Sì veniva lanciato un potente messaggio sui rischi ambientali e i drammi sociali affrontabili solo attraverso una ridiscussione dell’attuale modello economico. Uno dei punti più incisivi dell’Enciclica riguardava infatti la necessità di rivedere i meccanismi di crescita per avviare con decisione soluzioni di economia circolare in grado di ridurre l’aggressione alle risorse.

Custodire la terra pensando al futuro

"La terra, nostra casa, è un bene comune, appartenente a tutti e destinato a tutti." (Papa Francesco). C’è un’eredità che non si misura in beni materiali ma in visione e responsabilità. Papa Francesco ha lasciato all’umanità parole che risuonano oltre la fede: un manifesto etico, sociale e ambientale, scolpito prima nell’enciclica Laudato Sì e poi, con ancora maggiore urgenza, nell’esortazione apostolica Laudate Deum. Questi documenti hanno saputo unire scienza e coscienza, giustizia e ambiente, presente e futuro, tracciando una rotta chiara per la società contemporanea.

La Chiesa, Papa Francesco e il rebus delle due equità

Non è esagerato dire che l'enciclica di Papa Francesco Laudato Sì sia la Rerum novarum del 21° secolo. Così come nel 1891 Papa Leone XIII ha aperto la via all’approfondimento dei temi sociali da parte della Chiesa, nel 2015 Papa Francesco ha messo al centro della riflessione della Chiesa, per la prima volta nella sua storia, la questione ambientale, in particolare la sua dimensione climatica. L’enciclica precede di qualche mese il Paris Agreement che rappresenta, oggi, l'architettura istituzionale di riferimento delle politiche climatiche dei paesi.

Il percorso ESG di Assopetroli-Assoenergia

Ho avuto il piacere di entrare in contatto con l’Associazione grazie all’incontro con la Dott.ssa Luana Ardagna, Coordinatrice per la Sicilia di Assopetroli-Assoenergia e Responsabile del progetto ESG. È stata proprio lei a illustrarmi la visione che anima questa iniziativa:Il Progetto ESG promosso da Assopetroli-Assoenergia mira ad accompagnare le imprese associate in un percorso di crescita sostenibile, attraverso un questionario dedicato, policy mirate, percorsi formativi e strumenti per valutare gli impatti ESG.

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