Avanza la ricerca sul potenziale dell’intelligenza artificiale (IA) nel risolvere le complessità operative e le questioni di sostenibilità, così come la sua applicazione nel settore petrolifero e del gas. Tuttavia, al fine di sfruttare le capacità predittive e diagnostiche dell’IA, l’industria deve gestire le preoccupazioni relative alla privacy dei dati, alla spiegabilità e alla formazione professionale, così come si evince dagli studi di Velasco (2022), Kaur et al. (2023) e Nishant et al. (2020).
Il settore fotovoltaico sta vivendo una trasformazione silenziosa ma profonda. Mentre i sistemi fotovoltaici ricoprono un ruolo sempre più importante nella transizione energetica, un'altra rivoluzione sta prendendo forma dietro le quinte: l'intelligenza artificiale sta gettando le basi per ridisegnare l'intero ciclo di vita dell'energia solare, dalla produzione dei moduli alla gestione degli impianti.
Nel panorama energetico contemporaneo, l’Europa si trova ad affrontare la sfida cruciale di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, garantendo al contempo stabilità e affidabilità del sistema. Per riuscirci è necessario un ripensamento radicale delle infrastrutture energetiche, chiamate a trasformarsi da sistemi tradizionali, passivi e centralizzati, in reti intelligenti, adattive e resilienti.
L’intelligenza artificiale è già nei reparti produttivi, ma la domanda chiave è meno retorica di quanto sembri: in quali processi l’IA sta generando, oggi, risparmi energetici e tagli alle emissioni misurabili, e con quale ordine di grandezza? Le evidenze disponibili mostrano un quadro discontinuo ma in accelerazione.
Due dati sono indiscutibili. Nel 2024, la Germania ha prodotto circa il 61,5% dell'energia elettrica con fonti rinnovabili, la Spagna quasi il 60%, mentre in Italia siamo circa al 41%. Tra i grandi paesi europei solo in Francia, dove domina il nucleare, la percentuale (26,3%) è minore di quella italiana.
Il 2024 è stato un anno positivo per le energie rinnovabili in Italia, con un aumento complessivo della capacità di generazione di quasi il 29%, confermando il ruolo strategico del settore per la sicurezza energetica e la competitività del Paese. La nuova capacità installata è cresciuta del 25%, mentre il repowering ha registrato un incremento del 68%, a conferma dell’attenzione del mercato non solo allo sviluppo di nuovi impianti, ma anche all’ottimizzazione del parco già esistente.
La crescita a ritmi elevatissimi della Repubblica Popolare Cinese (RPC) nel settore delle clean tech è un dato sotto gli occhi di tutti: d’altronde, visto che il Paese si sta avvicinando al picco di emissioni – fissato intorno al 2030, come annunciato dal Presidente Xi Jinping nel 2021 –, è necessaria un’accelerazione sempre maggiore anche per poter continuare a puntare verso l’ulteriore obiettivo, ovvero la neutralità carbonica entro il 2060.
Mai come negli ultimi mesi, dal ritorno alla presidenza Usa di Donald Trump, la transizione ecologica ha dovuto confrontarsi col primato della politica e della guerra sull’economia: l’acuirsi delle tensioni internazionali – dal genocidio in corso a Gaza fino alla guerra d’invasione della Russia in Ucraina – s’accompagna al negazionismo climatico di The Donald
Throughout history, innovation has delivered advancements that shape how we produce, use and transmit energy around the world. From the creation of the first steam engine in the 17th century and the electric battery 100 years later, to the development of the wide portfolio of modern energy technologies we use today – gas turbines, nuclear reactors, high voltage power lines, motors, and so much more – energy innovation has been a key driver of progress.
Tecnologie digitali, intelligenza artificiale, internet of Things, machine learning: il mondo dell’energia corre veloce e stargli al passo è importante quanto necessario in ottica di decarbonizzazione e riduzione della dipendenza energetica. La rivoluzione energetica e digitale è ormai partita e servono investimenti sia nei mezzi ma soprattutto nelle persone. Di questi temi RiEnergia ha parlato con il Professore Massimo La Scala, ordinario di sistemi elettrici per l’energia presso il Politecnico di Bari e Direttore (per il Politecnico di Bari) del master di II livello in “Innovazione nei Sistemi Elettrici per l’Energia.